Jessica Harper (Susy
Benner)
Stefania Casini (Sarah)
Flavio Bucci (Daniel)
Alida Valli (Miss
Tanner)
Joan Bennett (Madame
Blanch)
Barbara Magnolfi
(Olga)
Anno: 1977
Trama
La
ballerina Susy viene ammessa alla scuola di danza di Friburgo. Giunta
all’accademia in piena notte, avrà a che fare con le compagne di corso poco
socievoli, una severa istruttrice, una direttrice sempre assente e una serie di
omicidi, a cominciare da un’allieva della scuola, uccisa proprio la notte del
suo arrivo. Ci metterà poco tempo a capire che la scuola è soltanto una
copertura per nascondere qualcosa di marcio.
CinePaura pensa che...
Insieme
a Profondo rosso è il film che segna
il vertice dell’intera produzione argentiana. A differenza del film precedente,
qui il nostro Dario si addentra nel territorio dell’orrore vero e proprio e lo
fa con uno stile unico che purtroppo è andato perso nel tempo. Tutto mette i
brividi in questo film: l’atmosfera irreale data dai colori accesi della
fotografia, la colonna sonora da pelle d’oca (opera dei fedeli Goblin) e alcune
scene che entrano di diritto nella top ten dei momenti da ricordare, come
l’arrivo di Susy alla scuola di danza o l’omicidio del pianista cieco. Forse il
più grande horror italiano di sempre.
Frase del film
“Susy
Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola
europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo.Partì un giorno alle
nove di mattina dall’aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22.45 ora
locale”
Forse non sapevate che
Suspiria è il
primo film della Trilogia delle Tre Madri che sono: Mater Suspiriorum, Mater Tenebrarum
e Madre Lacrimarum. Gli altri film sono Inferno(1980) e La terza madre (2007). La
qualità è nettamente in discesa con il procedere della trilogia
Nella prima scena si vede il volto di Dario Argento riflesso nel
finestrino del taxi. Non si tratta di un errore ma di una comparsa volontaria del
regista
Il narratore della prima famosa frase è Argento
La locandina dell’epoca recitava “L’unica cosa più terrificante degli ultimi dieci minuti di film sono i
primi novantadue”
La scena in cui Stefania Casini cade nel filo spinato fu girata
realmente con del filo di ferro. L’attrice rimase davvero intrappolata nel
groviglio tanto che la dovettero liberare con le cesoie. Si procurò anche dei
tagli e la scena non fu più ripetuta
Ne è stato fatto un remake (non tanto desiderato dai fan) diretto da Luca Guadagnino
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