Uno dei rape&revenge più crudeli mai
fatti, diretto in maniera magistrale da Noé
Regia di Gaspar Noé
2002
Monica Bellucci (Alex)
Vincent Cassel (Marcus)
Albert Dupontel (Pierre)
Jo Prestia (Il Tenia)
Stéphane Drouot (Stéphane)
Philippe Nahon (il macellaio)
Trama
Due uomini, Marcus e Pierre, entrano in
un locale notturno per cercare uno che si fa chiamare “il Tenia”. Sono
incazzati e vogliono fare male all’uomo. La situazione nel locale degenera e
Pierre colpisce a morte un uomo con l’estintore e i due vengono arrestati. Il
motivo della loro rabbia è legata ad Alex, la fidanzata di Marcus, ex fidanzata
di Pierre. La donna, dopo aver lasciato una festa, viene aggredita e stuprata
da un uomo in un sottopassaggio generando le ire dei due uomini, entrambi
innamorati di lei.
CinePaura pensa che...
Con il suo primo film importante (dopo
alcuni mediometraggi e il lungometraggio Solo
contro tutti), il regista argentino Gaspar Noé vuole dire la sua nel genere
rape&revenge. E lasciateci dire che non ci va certo alla leggera. Girato
completamente al contrario, (partendo dai titoli di coda fino ad arrivare al
prologo del film, un Revenge&Rape insomma), Noè mette in scena una storia
semplice, minimale ma potente come uno schiaffo dato da una mano di ferro. Due
uomini cercano vendetta, non sappiamo ancora il perché. Sono nervosi oltre ogni
limite e pronti a tutto. Man mano che il film scorre, o meglio, si riavvolge,
capiamo le ragioni di quella coppia di apparenti balordi. E fidatevi, voi
spettatori che ancora non avete visto il film, avrete di che soffrirne. Una
sorta di climax alla rovescia, psichedelico, rumoroso e tesissimo dove la
vicenda parte al massimo, spingendo sul pedale della violenza, della tensione,
della rabbia e del disgusto brutalizzando lo spettatore negli occhi, nelle
orecchie, nello stomaco e nel cuore, fino ad arrivare alla scena clou del film,
posta esattamente nel mezzo della vicenda (sia vista dall’inizio che dalla
fine). Dieci insostenibili minuti in cui una bellissima Monica Bellucci viene
letteralmente demolita, privata di ogni sua dignità e distrutta fisicamente.
Uno spezzone di film talmente violento, sofferto e disgustoso che raramente al
cinema si era mai visto qualcosa del genere. Dopo l’apice della violenza, i
toni si fanno più rilassati, quasi a voler concludere la vicenda con un lieto
fine (o meglio, un lieto inizio) che, in realtà, rincara la dose aggiungendo ai
pugni elargiti finora una sonora dose di ulteriore raccapriccio. Noé è un
maestro dietro la macchina da presa, che piacciano o meno i suoi lavori.
Forse non sapevate che...
La
scena dello stupro è stata girata sei volte in due notti. La Bellucci ha detto
che la prima volta è stata la più semplice
Come
suo standard, Gaspar Noé ha scritto tre pagine di sceneggiatura quindi la
maggior parte dei dialoghi è improvvisata
Dopo la
sua premiere a Cannes, la gente in sala è rimasta in silenzio fino alla
proiezione successiva. Inoltre tre persone sono svenute durante la proiezione
Nei
primi trenta minuti di film, in sottofondo è stato aggiunto un rumore con
frequenza di 28Hz, quasi inudibile. Il suono è qualcosa di simile a quello
provocato da un terremoto e causa in coloro negli esseri umani nausea,
vertigini e disagio
Nei
credits sono presenti soltanto cognomi
A cura
di Andrea Costantini
Si un film raccapricciante, ne ho parlato oggi nel mio blog https://lafabricadeisogni.blogspot.com/2023/06/irreversible.html
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