Tesa e spaventosa rivisitazione in chiave
tecnologica del mito dell’uomo invisibile
Regia di Leigh
Whannell
2020
Elisabeth Moss (Cecilia Kass)
Oliver Jackson-Cohen (Adrian
Griffin)
Storm Reid (Sydney)
Aldis Hodge (James)
Harriet Dyer (Emily Kass)
Trama
Cecilia vive con il famoso ottico
Adrian Griffin in una sontuosa villa tecnologica a picco sul mare. Una notte,
mentre Adrian dorme, Cecilia prende le sue cose e scappa di casa. Si rifugia dal
suo amico poliziotto James dove vive come una reclusa per paura che l’ex
fidanzato la trovi. Adrian è un violento e aveva reso gli ultimi periodi della
vita di Cecilia un inferno. Poi la bella notizia: Adrian si è suicidato e
Cecilia è di nuovo libera. Non solo, l’uomo le ha lasciato una montagna di
soldi in eredità. Solo che la ragazza non riesce a star tranquilla e si sente ugualmente
perseguitata, come se l’ex fidanzato fosse sempre al suo fianco, nonostante non
riesca a vederlo. Da quel momento in poi la vita di Cecilia e il rapporto con
le persone che le stanno intorno vanno a rotoli a causa della sua paranoia nei
confronti dell’uomo invisibile che dice di avere intorno.
CinePaura pensa che...
La nuova trasposizione cinematografica
di uno dei classici della letteratura del fantastico (L’uomo invisibile scritto da H.G.Wells nel 1881) è una rivisitazione
del mito in chiave moderna. Il regista Leigh Whannell (già autore dell’interessantissimo
Upgrade e fedele sceneggiatore del guru
horror James Wan), ritorna a dirigere un film in cui la tecnologia fa da
padrona e lo fa inserendo il contesto scientifico dell’invisibilità in un tema attuale
e molto delicato: lo stalking. La straordinaria Elisabeth Moss, oltre ad essere
una delle migliori attrici in circolazione, incarna alla perfezione il ruolo
della perseguitata Cecilia, spaventata, vessata in ogni modo ma determinata a
uscire da una situazione in cui nessuno le crede. Ottima la regia che usa
immagini fisse (nelle quali lo spettatore cerca avidamente un segnale della
presenza di Adrian) e piani sequenza come la fuga dall’ospedale, un valido esempio
di come di dirige una scena nervosa. Una rivisitazione intelligente e ben
fatta, tesissima e spaventosa, diretta con grande stile e interpretata
magistralmente. Una vera e propria sorpresa.
Forse non sapevate che...
In
Italia il film sarebbe dovuto uscire il 5 marzo 2020 ma a causa della pandemia
di Coronavirus, è stato distribuito in video-on-demand su Chili a partire dal
27 marzo 2020
Fuori
dall’istituto dove Cecilia è ricoverata, su un muro c’è un graffito
raffigurante il pupazzo Jigsaw. Il regista Leigh Whannell, infatti, è lo
sceneggiatore di Saw
Il
manichino nella stanza di Sydney è un omaggio al film L’uomo invisibile di James Whale del 1933
A cura
di Andrea Costantini
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