Wrong Turn 4 - La montagna dei folli - La recensione


Le origini dei cannibali mutanti

In un manicomio abbarbicato su una montagna sono rinchiusi alcuni pericolosi ragazzini. Sono deformi, cannibali e nati da rapporti incestuosi. Quando riescono ad aprire la cella in cui sono trattenuti ed evadere, nella clinica scoppia l’inferno. Tempo dopo, un gruppo di giovani in gita sulle motoslitte cercano rifugio dall’imminente tormenta di neve. Trovano uno stabile enorme in disuso, che altro non è che il manicomio in cui anni prima i cannibali avevano generato il caos. Solo che i ragazzi sono inconsapevoli che quel luogo è ancora la residenza dei mostri e che stanno per trasformarsi in un pasto prelibato.


CinePaura pensa che...

Il quarto capitolo della serie cerca di sondare le origini dei mostruosi esseri che infestano le montagne della Virginia. Infatti possiamo affermare che Wrong Turn 4 – La montagna dei folli è a tutti gli effetti il film in cui vengono mostrati i primi eventi in ordine cronologico in una sorta di prequel. Anche se il vero e proprio prequel è l’incipit del film, in cui ci viene mostrato un sanatorio in cui sono ospitati esseri umani con evidenti problemi mentali, ma non solo.

Tra questi figurano tre fratelli deformi, rinvenuti nella foresta accanto alla famiglia morta, che hanno la forte propensione a nutrirsi di carne umana, compresa la loro. Questi fratelli sono oltremodo cattivi e riescono ad aprire la cella in cui soggiornano, scatenando l’inferno nell’istituto. Dopo questo prologo, particolarmente crudele e ben gestito, termina la parte prequel e si rientra nei canoni dello slasher movie con la presentazione dei protagonisti, una sfilza di giovanotti e giovincelle uno più attraente dell’altro, in gita sulla neve con le loro motoslitte. Ovviamente si perderanno, saranno travolti dalla tempesta e tutti infreddoliti troveranno rifugio indovinate dove? Esatto, proprio nel manicomio dei folli dove vivono ancora i fratelli deformi, ormai cresciuti ma che mantengono le loro sane abitudini alimentari.

E niente, il resto è un bagno di sangue. I giovani e belli prima si divertiranno ubriacandosi e scopazzando qua e là, poi finiranno in bistecche e bourguignonne, impiccati con filo spinato, trapanati con trivelle e così via. Punto fermo della saga è senza dubbio lo splatter, anche qui presente in dosi massicce con effetti gore curati a dovere. Poco cervello ma i fan della saga e dello splatter in generale apprezzeranno.



Forse non sapevate che...                              

È stato girato in 19 giorni

Sean Skene è il quarto attore che interpreta “Tre Dita”

Le foto dei pazienti che si vedono in una scena non sono altro che foto dei membri della troupe



Informazioni

 

Regia di Declan O'Brien

 

2011

Jenny Pudavick (Kenia)
Tenika Davis (Sara)
Kaitlyn Wong (Bridget)
Terra Vnesa (Jenna)
Victor Zinck, Jr. (Kyle)

A cura di Andrea Costantini



  

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