Un rape&revenge crudo e violento,
censurato in molti paesi del mondo
Regia di Aldo Lado
1975
Flavio Bucci (Blackie)
Enrico Maria Salerno (Giulio Stradi)
Marina Berti (Laura Stradi)
Laura D'Angelo (Lisa Stradi)
Irene Miracle (Margareth Hoffenbach)
Macha Méril (la signora sul treno)
Trama
Monaco. Vigilia di Natale. Due balordi girano per la città
commettendo atti di violenza e rapine, per poi salire su un treno diretto a
Verona. Sullo stesso treno viaggiano Lisa Stradi, figlia di un noto chirurgo e
sua cugina Margareth. I criminali continuano le loro scorribande anche sul
treno, dapprima aggredendo un uomo, poi seducendo una donna elegante, la quale
si concede a uno dei due nel bagno del convoglio. Quando decine di poliziotti
salgono sul treno per via di un allarme bomba, Lisa e Margareth cambiano mezzo
per salire sul diretto notturno Innsbruck-Verona. Sullo stesso convoglio
saliranno anche i balordi e la perfida donna misteriosa e quando si accorgono
che a bordo ci sono le belle e giovani ragazze, cominciano a tormentarle con
violenze fisiche e psicologiche.
CinePaura pensa che...
Rape
and Revenge movie italiano diretto da Aldo Lado, L’ultimo treno della notte prende moltissimi spunti da L’ultima casa a sinistra di Wes Craven
(che a sua volta si era ispirato a La
fontana della vergine di Bergman). Una sorta di remake del remake, con le
stesse dinamiche ma con ambientazioni differenti. Qui siamo su un treno e
l’ambientazione è propedeutica alla tensione crescente e alla violenza
mostrata. Tempestato di critiche e di censure ai tempi della sua uscita, il
film di Lado è un esaltazione della violenza dove tre balordi (due uomini e una
donna, davvero irritanti) si accaniscono in ogni modo possibile sui corpi e
sulle menti di due vittime, che più innocenti di così non si può. Le scene di
stupro e violenza sul treno, accompagnate dall’angosciante colonna sonora di
Ennio Morricone e dalla cupa fotografia di Gábor Pogàny, sono difficili da
digerire ancora adesso. Un film criticato ma importante nel suo genere, che
viene citato nelle vette delle classifiche insieme a opere del calibro di Cane di paglia e Non violentate Jennifer. Buona recitazione da parte di tutti gli
attori, uno su tutti Enrico Maria Salerno.
Forse non sapevate che...
La
colonna sonora del film è a cura del maestro Ennio Morricone
Il film
ebbe problemi di censura in tutto il mondo. In Italia uscì con il divieto ai
minori di 18 anni. Nel Regno unito, addirittura, fu inserito nella lista dei
“video nasty”, la lista di film banditi dal paese
Eli
Roth ha omaggiato il film in Hostel II, dove alcuni ragazzi abbordano delle
ragazze bussando sui finestrini del treno
Nella
scena alla stazione di Monaco si sente in sottofondo la colonna sonora del film
di Dario Argento Quattro mosche di velluto grigio, anch’essa composta da Ennio
Morricone
A cura
di Andrea Costantini
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