Starman - La recensione

 


E.T. in versione John Carpenter

Un alieno accoglie i messaggi di saluto inviati dalla Terra e decide di spingersi sul pianeta ma viene intercettato dai militari prima del suo arrivo. Abbandonato il relitto, si mette alla ricerca di una forma di vita con cui interagire e giunge a casa di Jenny Hayden, una giovane donna afflitta dalla morte del marito Scott, avvenuta pochi mesi prima in un incidente. L'alieno assume le sembianze dell'uomo defunto gettando dapprima nel panico Jenny per poi instaurare con lei un rapporto di complicità. I due fuggono e tentano di raggiungere un cratere in Arizona per il ritorno a casa, mentre i militari sono sulle loro tracce.


CinePaura pensa che...

 

John Carpenter, uno dei maggiori esponenti dell'horror nel bel mezzo degli anni '80 ha aperto una parentesi fantascientifica a sfondo sentimentale mettendo da parte la sua proverbiale propensione all'orrore e richiamando Spielberg in maniera abbastanza esplicita in ogni inquadratura: Starman, del 1984. Un'opera di fantascienza che vede un alieno arrivare sulla Terra e prendere le sembianze di Jeff Bridges, che si innamora di una donna terrestre mentre i militari lo cercano in ogni dove. Inutile negare che le somiglianze tra Starman e E.T. siano molte.

Alieno sulla terra che tenta di tornare a casa, fuga dai militari cattivi con il supporto di persone buone. Insomma, la storia è quella. Un po' sci-fi, un po' road movie ma soprattutto commedia sentimentale, Starman è un film meno carpenteriano fin'ora prodotto dal regista. Ci sono elementi tipici della poetica di Carpenter, come il potere dell'alieno di trasformarsi in ciò che vuole oppure la soggettiva halloweeniana della prima scena ma il film è un lavoro minore rispetto al passato, anche a causa dell'inevitabile confronto con i decisamente più riusciti film di spielberghiana memoria (il già citato E.T. ma anche Incontri ravvicinati del terzo tipo).

Da menzionare Jeff Bridges alla sua prima nomination all'Oscar, in parte nel ruolo dell'alieno che impara la vita e la lingua terrestre. Un Carpenter minore, adatto più alle famiglie che agli estimatori del regista.



Forse non sapevate che...                

La sceneggiatura ci ha messo 5 anni per prendere una vera forma, passando tra diverse mani. Anche i registi coinvolti furono diversi: Adrian Lyne, Tony Scott, Peter Hyams. Alcuni hanno abbandonato il progetto per via delle troppe similitudini con E.T. Alla fine la palla passò a Carpenter con la sceneggiatura finale di  Bruce A. Evans e Raynold Gideon

Nel Usa il film ha incassato 28 milioni di dollari contro i 790 incassati da E.T. a livello globale

Jeff Bridges ha preso la nomination all'Oscar come miglior attore protagonista. La statuetta è poi andata a F. Murray Abraham per Amadeus. Bridges lo ha vinto nel 2010 per Crazy Heart



Informazioni

Diretto da John Carpenter

 

1984

Jeff Bridges (Scott Hayden / Starman)
Karen Allen (Jenny Hayden)
Charles Martin Smith (Mark Shermin)
Richard Jaeckel (George Fox)

A cura di Andrea Costantini



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