Hatching - La recensione

 



Dalla Finlandia con orrore e grande stile

 Tinja vive una vita perfetta in una famiglia perfetta ma è tutta un’apparenza. Dopo aver assistito alla morte di un corvo per mano della madre, entrato in casa sua per sbaglio, Alli trova il suo strano uovo e decide di portarlo a casa. Se ne prende cura finché non si schiude. La creatura che ne emerge è una specie di uccello deforme che diventa presto la sua più cara amica con conseguenze devastanti.



CinePaura pensa che...

 

L’orrore viene dalla Scandinavia, più precisamente dalla Finlandia che partorisce, anzi sarebbe meglio dire “depone” un horror davvero sorprendente. Hatching comincia presentandoci la famiglia perfetta. Sono finlandesi, biondissimi e con sorrisi smaglianti degni della miglior pubblicità della Mentadent. Fanno video su quanto sono felici, da pubblicare nel blog della famiglia perfetta gestito dalla mamma più felice di questo mondo. Nauseante, vero? E cosa c’entra con l’horror? Stiamo calmi che ci arriviamo. Proprio mentre stanno mostrando al mondo le loro gioie, un corvo entra in casa e comincia a sbattere a destra e a manca distruggendo ninnoli preziosi e lampadari. Con un abile gesto, la giovane di casa Alli lo acchiappa e cerca di liberarlo ma la madre, sempre con il sorriso stampato sulla faccia, spezza il collo alla povera bestiola il cui unico peccato è stato quello di entrare per errore nella casa sbagliata.

Ed è così che la famigliola perfetta in stile Mulino Bianco si trasforma seduta stante in quella deviata alla Lanthimos, dove la cattiveria e l’ambizione si nascondono sotto un pesante velo di ipocrisia. In questo perfetto quadretto familiare c’è un uovo, trovato da Tinja, e da qui il titolo Hatching che letteralmente significa “la schiusa” (lasciamo perdere la patetica traduzione italiana La forma del male, ma che cazzo vuole dire?) che viene letteralmente covato dalla ragazzina. Solo che l’uomo cresce a dismisura fino a schiudersi e rilasciare un orripilante pennuto, in sintonia con anima e corpo con la sua nuova mamma.

Film d’esordio per Hanna Bergholm che crea un gioiello di rara bellezza. Dopo il folgorante inizio alla Lanthimos, il film prende la piega del body horror in cui viene messo in risalto il marciume che si cela sotto le fasulle apparenze della famiglia perfetta. La creatura che fuoriesce dall’uovo covato con tanto amore da Tinja è una personificazione delle frustrazioni che la giovane è costretta a vivere quotidianamente, provenienti dal confronto con una madre all’apparenza perfetta, così perfetta che nel film non ha nemmeno un nome, ma marcia nelle intenzioni. A chiudere lo splendido quadretto famigliare c’è un padre inutile e un fratello odioso e viziato. Messa in scena luminosa, sceneggiatura ben strutturata e una creatura che fa abbastanza ribrezzo. Straconsigliato, rientra a pieno titolo nella lista di quei film che rimangono in mente nei giorni a venire.



Forse non sapevate che...

La creatura è inizialmente è un pupazzo animatronico creato dal capo designer Gustav Hoegen e dal suo team. Man mano che il mostro evolve viene interpretato da diversi artisti

Sull’aggregatore Rotten Tomatoes ha ricevuto il 93% delle recensioni professionali positive



Informazioni

Diretto da Hanna Bergholm

 

2022

Siiri Solalinna (Tinja/Alli)
Sophia Heikkilä (Madre)
Jani Volanen (Padre)
Reino Nordin (Tero)
Oiva Ollila (Matias)
 

A cura di Andrea Costantini



 

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