La Abuela - Legami di sangue - La recensione

 


Malattia + Occulto = Terrore


Susana è una modella spagnola che vive a Parigi. Sta per avere un lavoro importante quando riceve una telefona dall’ospedale: sua nonna Pilar ha avuto un’emorragia cerebrale. Susana molla tutto e torna in Spagna per curare la nonna, ormai non più autosufficiente. Si trasferisce nell’appartamento in cui è cresciuta e comincia a prendersi cura di lei. È difficile e la nonna non collabora, anzi, comincia ad avere atteggiamenti che spaventano Susana. Le cose si complicano quando decide di ricoverarla in una clinica specializzata.


CinePaura pensa che...

Pazo Plaza lo conosciamo tutti come coautore (insieme a Jaume Balagueró) dei primi film della terrificante saga di REC. Ma Paco non ha fatto soltanto quello, è diciamo un nome abbastanza di rilievo nel panorama horror spagnolo e internazionale. Nel 2021 esce al cinema con La Abuela (che tradotto in italiano sarebbe “la nonna”) un film che trasforma il dolore della malattia di una povera anziana colpita da ictus in puro terrore. La storia è quella di Susana, una modella che vive a Parigi tanto legata alla nonna Pilar rimasta in quel di Madrid.

La donna è anziana e non sorprende il fatto che venga ricoverata per un’emorragia cerebrale. Susana si precipita in Spagna per assisterla in quanto ormai completamente priva di autonomia, ma il suo supporto in favore dell’anziana malata si trasforma dapprincipio in dubbi, poi in brutti sogni, infine in pure terrore. Che cosa sono quegli incubi che sconvolgono le notti della ragazza? Sogni che apparentemente appartengono al suo passato quando da bambina, viveva con Pilar e che trovano riscontro in un diario che compilava anni prima? Il peggio arriva quando la nonna comincia ad avere atteggiamenti strani nei confronti di cose che vede soltanto lei, cose che la fanno ridere, cose che invisibili che tuttavia Susana percepisce.

Sebbene non manchino i momenti della più canonica ghost story (attenzione però, non si tratta di un film di fantasmi) il film di Plaza gioca per la quasi totalità del film sullo scambio di sguardi tra la sempre più spaventata nipote e la sempre più inquietante nonna. C’è del soprannaturale, questo è ovvio e non sveliamo nulla di fatidico ai fini della trama dicendolo, ma non è questo ciò che fa paura nel film. L’appartamento nella notte, le risate di Pilar, la gabbietta per uccelli senza alcun pennuto dentro e quella misteriosa ragazza bionda che pare conoscere la nonna meglio di Susana, queste cose generano un terrore genuino, di quelli che ti fanno accapponare la pelle.

Tutto è giocato sull’atmosfera, sul non visto e non spiegato, con pochi jump scare al servizio dello spettatore ma nonostante ciò l’obiettivo viene centrato. Impossibile non menzionare la bravissima Vera Valdez, classe 1936, a dir poco terrificante. I puristi delle risposte facili storceranno il naso di fronte alle poche informazioni fornite, soprattutto sul passato della nonna e la sua connessione con l’occulto ma invece chi vorrà farsi trascinare dagli sguardi delle due protagoniste, allora avrà il piacere di provare qualche brivido.



Forse non sapevate che...                                

La protagonista Almudena Amor ritornerà nel prossimo lavoro di Plaza Sister Death

Il film è uscito in home video grazie a Midnight Factory in Limited Edition, in DVD e Blu-ray. L’edizione da collezione contiene il consueto booklet informativo e fotografico



Informazioni

 

Regia di Paco Plaza

 

2021

Almudena Amor (Susanna)
Vera Valdez (Nonna Pilar)
Karina Kolokolchykova (Eva)
Marina Gutiérrez (Adela)

A cura di Andrea Costantini



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