A Quiet Place – Giorno 1 - La recensione

  


Respiri piano per non far rumore, il prequel

 

Sam, malata terminale, passa i suoi ultimi giorni di vita in un hospice in attesa di morire. Durante una gita in città per assistere a uno spettacolo di marionette qualcosa accade e una pioggia di meteoriti distrugge la città. Non sono normali meteoriti bensì vettori con a bordo feroci creature aliene attratte da qualsiasi cosa emetta anche il minimo rumore. Sam, in compagnia del suo fedele gatto Frodo, dovrà mettersi in salvo ma nel più assoluto silenzio.




CinePaura pensa che...


Dopo il successo esagerato dei primi due capitoli diretti da John Krasinski, si è voluto esplorare un po’ le origini delle creature tanto infastidite dai rumori in A Quiet Place – Giorno 1. Il prequel diretto da Michael Sarnoski (Krasinski appare nei panni di produttore) più che un prequel è una sorta di reboot in quanto le spiegazioni sulle origini delle creature si limitano a una pioggia di meteoriti con i quali i mostri sono giunti sulla Terra. Scopriamo dunque che vengono dal cielo, sì ma poi? Poi basta, nient’altro perché dopo la spiacevole catastrofe si ricomincia con la tiritera del “respiri piano per non far rumore”, nasconditi e rimani immobile che se per errore divino pesti un pezzetto di vetro sono dolori, esattamente come nei due film precedenti.

Sebbene la storia sia praticamente la stessa, a cambiare è la location. Questa volta siamo in città, in piena New York City, distrutta dalla guerra tra umani e alieni. In questo scenario apocalittico si muovono i tre protagonisti su cui vale la pena spendere due parole. C’è Sam, interpretata da una sempre validissima Lupita Nyong'o, malata in stadio terminale che vuole soltanto mangiare una pizza prima di morire. C’è Eric (Joseph Quinn) tanto spaesato quanto determinato a dare una mano a Sam. E poi c’è Frodo, il gatto di Sam, per il quale si prova un amore incondizionato e si fa il tifo per lui fin dalle primissime scene. Un trio che sullo schermo funziona bene, una specie di triangolo di amore e tenerezza tra le macerie newyorkesi che pigia in maniera importante sull’aspetto psicologico dei personaggi. E questo è il vero punto di forza del film, l’alchimia tra i protagonisti che, sebbene siano perfetti sconosciuti tra loro, si aiutano a vicenda nel più sincero e tenero dei modi.

Per il resto nulla di nuovo sotto il sole ma non mancano bei momenti di tensione, soprattutto quando le creature velocissime corrono a frotte scalando palazzi oppure quando agguantano il malcapitato di turno soltanto perché la sua maglietta si è strappata impigliandosi in uno spuntone.




Forse non sapevate che...

                     

Il film è stato un successo commerciale con oltre 250 milioni di dollari di incasso. Se sommiamo agli incassi dei primi due film, la trilogia ha sfiorato il miliardo di dollari nel mondo.

Joseph Quinn ha raggiunto la celebrità mondiale grazie al ruolo di Eddie Munson nella quarta stagione della serie televisiva Stranger Things

Frodo è stato interpretato da due diversi gatti: Nico e Schnitzel

Joseph Quinn non ha mostyrato a Lupita Nyong'o il trucco con le carte che stava eseguendo fino al giorno in cui la scena fu effettivamente filmata, così da catturare la sua vera reazione






Informazioni

Diretto da Michael Sarnoski

 

2024

Lupita Nyong'o (Sam)
Joseph Quinn (Eric)
Alex Wolff (Reuben)
Djimon Hounsou (Henri)

A cura di Andrea Costantini



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