Cut! Zombi contro zombi - La recensione

 


Il premio Oscar Hazanavicius copia e omaggia Ueda

In un deposito abbandonato una troupe sta girando un film horror sugli zombie. Il regista è molto esigente e furioso con i suoi attori e nulla sta andando nel verso giusto. Ma le cose si mettono ancora peggio quando il set viene attaccato dagli zombi veri. Attori e troupe cercano di sopravvivere mentre il regista continua le riprese dicendo che, finalmente, gli attori si sono messi a recitare come si deve.



 

CinePaura pensa che...

Nel 2017 uno giovane e sconosciuto regista giapponese di nome Shin'ichirō Ueda diresse uno dei film più geniali visti nel nuovo millennio. Il film in questione è Zombie contro Zombie, una perla di intelligenza nonché una dichiarazione d’amore per il cinema. Di solito sono gli americani a portare avanti orgogliosi la remake-mania ma non in questo caso. Il rifacimento del gioiellino di Ueda è finito in Francia, nelle mani del premio Oscar Michel Hazanavicius (il film muto The Artist). Il titolo del remake è Cut – Zombie contro zombie (in originale Coupez!) si tratta di un rifacimento, come ci piace definirlo, control C control V.

La domanda ora è d’obbligo: che motivo c’era di rifare un film che era perfetto copiandolo in ogni suo aspetto, senza aggiungerci nulla? Per certi versi, Cut ricorda il fallimento di Psycho di Gus Van Sant la cui unica differenza rispetto all’originale erano gli attori e la H nel titolo, un’operazione volta soltanto a prendere una storia che funziona alla perfezione (perché la sceneggiatura del film è una vera e propria bomba) e renderla più fruibile al grande pubblico (regista noto, volti celebri come Berenice Bejo).

Non si può certo negare il talento di Hazanavicius nel mettere insieme un film tutt’altro che semplice (come nell’originale di Ueda il film inizia con un piano sequenza di oltre trenta minuti) e il buon Michel lo mette su pellicola alla perfezione. Credo personalmente che questa operazione remake non fosse un copiare e basta, penso sia un gesto di amore nei confronti di un neoclassico del genere, ma non solo, Cut è una sfida dichiarata e un’occasione per dimostrare il proprio talento dietro la macchina da presa. Non si può dire nulla sul risultato finale, ineccepibile, ben diretto e recitato ma un bravissimo pittore pieno di talento e senza fantasia può riprodurre la Gioconda alla perfezione, per quanto essa sia complessa.



Forse non sapevate che...                      

L’anteprima si è tenuta come apertura del 75º Festival di Cannes

Il piano sequenza di 32 minuti non è in realtà un’unica ripresa bensì due, abilmente camuffate. Ci sono volute cinque settimane di preparativi e quattro giorni di riprese.

Il personaggio della produttrice Yoshiko Takehara era presente anche nel film originale di Ueda

The Artist, il film che ha lanciato Hazanavicious, ha vinto 5 Oscar incluso miglior film e miglior regia

In origine il film si sarebbe dovuto intitolare Z (comme Z) ma fu cambiato per via dell’utilizzo della lettera Z come simbolo propagandistico dei russi nella guerra in Ucraina



Informazioni

 

Regia di Michel Hazanavicius

 

2022

Romain Duris (Rémi)
Bérénice Bejo (Nadia)
Grégory Gadebois (Philippe)
Finnegan Oldfield (Raphaël)
Matilda Lutz (Ava)

A cura di Andrea Costantini



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