Censor - La recensione

 


Horror psicologico tra tagli censori e follie lisergiche

 

Enid si occupa di visionare film horror violenti e determinare quali siano le scene da eliminare e preservare così la sicurezza degli spettatori. È un lavoro difficile e non senza rischi ma Enid lo affronta nel modo più professionale possibile. Quando si imbatte nel film “Non entrate in quella chiesa” il suo passato riaffiora violento. Sembra che la trama del film ripercorra nei minimi dettagli una vicenda da lei vissuta anni prima, quando la sorella scomparve nel nulla mentre era con lei.


CinePaura pensa che...

La censura, questa maledetta bestia che tagliuzza via tutte le scene più truculente dai film che tanto amiamo. E il compito della timida e (parecchio) disturbata Enid è proprio quello di visionare le peggio pellicole e decidere in autonomia quali siano i momenti peggiori da rimuovere, per il bene degli spettatori a suo dire.

Censor, diretto da Prano Bailey-Bond con protagonista una valida Niamh Algar non solo affronta il tema dei tagli censori immergendoci in un clima da Z movie iperviolenti dove ogni peggio cosa è consentita, bensì sonda anche i disturbi post traumatici di una persona che ha perso qualcuno in maniera violenta, forse addirittura per causa sua. Tutti i sensi di colpa si manifestano in una caduta libera nell’universo dell’horror amatoriale, dove un regista folle ha girato un film in cui il peggior incubo di Enid, che corrisponde con la sua versione della realtà, viene raccontato nei minimi dettagli.

La vita della donna si trasforma pian piano in un incubo fino all’allucinante ultima mezz’ora in cui la visionarietà prende il sopravvento, con il rischio di sbandare dalla confortevole via della razionalità e uscire nel pericoloso mondo del surreale. Tuttavia anche l’ultima lisergica parte funziona nonostante sia stata fatta la scelta più semplice (portare l’inconsistenza mentale di Enid sul piano visionario) piuttosto che strutturare qualcosa di più complesso. In ogni caso vale la pena dedicarci una serata. L’ultima scena a tratti lynchiana è da brividi.



Forse non sapevate che...

Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film ha ricevuto l'88% delle recensioni professionali positive

L’attrice inglese Clare Holman interpreta un personaggio irlandese mentre l’attrice irlandese Niamh Algar interpreta un personaggio inglese

Il film è attualmente disponibile sulla piattaforma Amazon Prime


Informazioni

 

Regia di Prano Bailey-Bond

 

2021

Niamh Algar (Enid Baines)
Nicholas Burns (Sanderson)
Vincent Franklin (Fraser)
Sophia La Porta (Alice Lee)

 

A cura di Andrea Costantini



2 commenti:

  1. Un bel delirio, molto soddisfacente, che fa venire voglia di documentarsi sui video nasties dell'epoca!

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