Un
seguito di tutto rispetto di un classico del cinema horror
Dopo aver assistito alla morte della madre, il giovane Jeff si trasferisce a Ludlow con il padre veterinario. I rapporti tra i due non sono idilliaci e a scuola viene preso di mira da un gruppo di bulli. L’unico ragazzo che dimostra di essere suo amico è Drew, stanco di essere bullizzato a sua volta. Quando il cane di Drew viene ammazzato dal patrigno Gus, Jeff scopre un posto miracoloso. C’è un vecchio cimitero indiano in cui gli animali vengono sepolti e la leggenda dice che riescano a tornare dalla morte.
CinePaura pensa che...
Cimitero
vivente è un classico del cinema horror, diretto da Mary Lambert
nel 1989. La stessa regista, forte del successo dato dal suo lavoro, decise tre
anni dopo di girarne un seguito. Pet Sematary 2 prende luogo a Ludlow, nella
stessa cittadina del primo e mostra le vicende di un’altra famiglia che deve
fare i conti con la morte. E anche questa volta la possibilità di vedere di
nuovo i propri cari, persone o animali che siano, prende il sopravvento sulla
razionalità e il cimitero indiano dai miracolosi poteri di resurrezione viene
di nuovo chiamato in causa.
Ben cosci di quello che successe nel primo Cimitero vivente, i ritornanti in
questione non saranno propriamente le stesse persone che erano in vita,
generando una serie non indifferente di orrori. Questo secondo capitolo
aggiunge poco di quanto già fatto in precedenza e ne ricalca la struttura.
L’opera di King viene presa solo come spunto e le vicende narrate sono del
tutto slegate dal libro (i Creed vengono solo citati di continuo come
spauracchi della comunità) ma il film funziona.
I personaggi sono ben caratterizzati e la recitazione è
degna di tale nome, in particolare è d’obbligo la menzione di Clancy Brown e
del suo fastidioso sceriffo Gus, ruolo decisamente vincente. Notevoli anche i
comparti tecnici di trucco ed effetti speciali che nel finale esagerano in un
bel bagno di liquami corporali. Riassumendo, Cimitero vivente 2 è un seguito che
racconta una storia già vista ma che sa spingere sugli ingredienti giusti per
rendere una minestra riscaldata buona quasi quanto quella appena preparata.
Forse non sapevate che...
In una scena Anthony Edwards guarda per nostalgia un pezzo di un film dove compare la moglie (Darlanne Fluegel). Questo film non è altro che il capolavoro di Sergio Leone C'era una volta in America, dove la Fluegel interpretava Eve, fidanzata del protagonista Noodles (Robert De Niro)
Il braccio scheletrico della prima scena del film è lo stesso utilizzato in It, nella scena dello stagno
Anche
in questo film, come nel primo Cimitero vivente, sui titoli di coda si può
sentire una canzone dei Ramones
Informazioni
Regia di Mary Lambert
1992
Edward Furlong (Jeff
Matthews)
Anthony Edwards (Chase
Matthews)
Clancy Brown (Sceriffo
Gus Gilbert)
Jared Rushton (Clyde
Parker)
Darlanne Fluegel (Renee
Hallow)
A cura di Andrea Costantini
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