Sola... in quella casa - La recensione

 


Uno slasher cupo con un uomo nero dalla faccia sbrindellata

 

Virginia è una giovane bibliotecaria che si appassiona a un romanzo horror preso nel negozio in cui lavora. Si intitola “I, Madman” ed è scritto da Malcolm Brand, uno scrittore pazzo morto in manicomio. Nel romanzo il dottor Kessler, un medico impazzisce e comincia a uccidere persone per poi mutilarle. Vuole ricostruire la sua faccia, orribilmente sfigurata in un atto di automutilazione. Intorno a Virginia alcune persone cominciano a morire in modi troppo simili a quelli descritti nel romanzo e sembra proprio che l’assassino sia saltato fuori dalle pagine del libro.


CinePaura pensa che...

 

Sebbene sia il titolo che il poster che richiamino La Casa di Raimi (con tra l’altro la casa di Norman Bates in copertina ma vabbè), Sola… in quella casa con il classico con Bruce Campbell non c’entra una beata mazza. In quegli anni era in voga richiamare un successo commerciale nel titolo per mero coinvolgimento pubblicitario ma, come dicevamo pocanzi, nel film in questione non c’è nessuna abitazione che sia degna di menzione. C’è una ragazza, quello sì (almeno il “sola” del titolo rispecchia parzialmente la realtà) che rimane coinvolta in una serie di omicidi che pare siano usciti dal libro dell’orrore che sta leggendo.

L’assassino esiste davvero oppure è solo frutto della sua immaginazione? Uno slasher interessante diretto da Tibor Takàcs (gli appassionati lo ricorderanno principalmente per Non aprite quel cancello, altro palese esempio di titolo emulatore) e vincitore del festival del fantastico di Avoriaz che si fa forte di un sapiente utilizzo degli interni (la biblioteca) e della fotografia cupa. Non c’è spazio per lo humour, a differenza di molte pellicole analoghe del periodo, qui la situazione è dannatamente seria e il cattivo di turno (un mad doctor con la faccia sbrindellata) funziona.

C’è citazionismo un po’ ovunque, a partire dall’uomo nero che si materializza dall’inconscio (Freddy Kruger?), allo scienziato che raccoglie pezzi di persone (Frankenstein) fino al libro i cui fatti diventano realtà (decine e decine di film) ma non per questo il lavoro di Takacs è meno valido. Ci sonno delle ingenuità, soprattutto nel finale ma nel complesso un horror teso e sanguinoso al punto giusto.



Forse non sapevate che...

Il titolo originale è I, Madman, decisamente più in linea rispetto alla bislacca traduzione italiana. In Australia è uscito con il titolo Hard Cover

La pellicola ha vinto il Gran Premio al Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz nel 1990

L’assassino del film è Randall William Cook ed è vincitore di ben 3 premi Oscar in qualità di tecnico per gli effetti speciali nella Trilogia de Il Signore degli Anelli



 

Informazioni

 

Diretto da Tibor Takàcs

 

1989

Jenny Wright (Virginia)
Clayton Rohner (Richard)
Randall William Cook (Dr. Kessler / Malcolm Brand)
Stephanie Hodge (Mona)

 

A cura di Andrea Costantini



1 commento: