Budget
limitatissimo per un road movie tra alieni giganti
2016. Gli alieni sono arrivati sulla Terra e hanno colonizzato una zona dell’America Centrale, generando una zona di quarantena in prossimità di Città del Messico. Andrew è un fotografo americano che si ritrova vicino alla “zona” per recuperare Samantha, la figlia del grande capo che gli ha affidato il compito di riportarla a casa. Per farlo dovranno attraversare la zona di quarantena, con tutte le insidie che essa nasconde.
CinePaura pensa che...
Monsters,
che già dal titolo farebbe pensare a un film pieno di creature orripilanti, è
l’ennesima conferma che non sono necessari miliardi spesi in effetti speciali
per creare una storia che sia in grado di lasciare il segno. Con i suoi miseri
quindicimila dollari di budget, Monsters
è sì un monster movie ma i mostri del titolo fanno da sfondo a qualcosa di
diverso, di più intimo.
Ciò che il regista e sceneggiatore Gareth Edwards mostra
sullo schermo è una nuova realtà, distopica e anomala, un po’come quella in cui
stiamo vivendo oggigiorno, nella quale gli alieni sono ormai parte integrante
della Terra e hanno infestato una zona ben precisa del pianeta, in prossimità
del Messico. Questa zona di quarantena è pericolosa e vietata e i nostri due
protagonisti, Andrew e Samantha (interpretati da Scoot McNairy e Whitney Able)
devono per forza di cose attraversarla. Qui vedranno cose, scopriranno nuove
regole e, inevitabilmente, si conosceranno nel profondo.
Il budget limitatissimo non spaventa il nostro Gareth e,
sebbene ponga freni alla presenza di effetti speciali, riesce nell’intento di
creare un monster-movie coi fiocchi. Le creature tentacolari lovecraftiane
fluttuanti (che non risentono affatto del budget) compaiono soltanto un paio di
volte in tutto il film ma la loro presenza è tangibile in ogni istante. Un
monster-movie che in realtà è una storia d’avventura, un viaggio per ritornare
a casa costellato di insidie e minacce enormi e una coppia di personaggi in
difficoltà che trova nell’altro una via d’uscita dalla prigione chiamata vita.
Straconsigliato.
Forse non sapevate che...
Il regista Gareth Edwards è anche autore della sceneggiatura, della fotografia e del montaggio nonché degli effetti speciali
L’idea del regista era quella di creare un film che fosse una via di mezzo tra Lost in Translation e La guerra dei mondi
La troupe era composta da sette persone
Esiste anche un sequel dal titolo Monsters: Dark Continent (2014)
La sceneggiatura era sprovvista di dialoghi e la maggior parte delle battute sono nate dall’interazione tra i due attori protagonisti
Scoot
McNairy e Whitney Able, sono sposati dal 2010 e hanno due figli
Informazioni
Diretto da Gareth
Edwards
2010
Whitney Able (Samantha
Wynden)
Scoot McNairy (Andrew
Kaulder)
A cura
di Andrea Costantini
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