Come True - La recensione

 


Inquietante e validissima escursione negli incubi più profondi

 

Sarah è un’adolescente ribelle scappata di casa che non riesce a dormire a causa di incubi ricorrenti. Dopo notti insonni passate a gironzolare per la città viene a conoscenza di un programma di studio con oggetto il sonno. È l’ideale per lei, potrebbe guadagnare dei soldi dormendo in letto vero e proprio. Dopo una prima notte passata liscia, gli incubi tornano a tormentare i suoi sonni e scopre che gli studi che il team sta svolgendo violano dei confini che non dovrebbero essere superati.


CinePaura pensa che...

 

I sogni son desideri. Solo a volte, però. Altre volte, invece, beh, lo sappiamo tutti cosa succede, a volte. Nel corso del tempo i sogni (o meglio, gli incubi) sono stati espedienti utilizzati dai vari autori horror per terrorizzare le proprie vittime. Se mettiamo un attimo da parte il grande Wes, papà del babau dei incubi per eccellenza, le volte in cui un sogno ha avuto un ritaglio di tempo in un film horror si contano sulle dita di un milione di mani. Nel 2020 ci prova Anthony Scott Burns a a dire la sua con Come True, inquietante horror che ha come argomento principale della sua evoluzione proprio i sogni, o meglio, gli incubi.

Non c’è nessun uomo sfigurato dagli artigli che uccide nel sonno in Come True bensì un’ombra dagli occhi bianchi, immobile, che ti osserva in un nulla fatto di desolazione e scenari spaventosi. L’ombra si muove appena, non cerca di uccidere e nemmeno di rincorrenti. Se ne sta lì a fissarti e la sua staticità è terrificante. Una figura decisamente spaventosa che utilizza la sua presenza posta nelle ambientazioni oniriche dell’incubo per inquietare nel più subdolo dei modi. Niente jumpscares, niente creature orripilanti, solo una sensazione di pervadente orrore che si insinua sotto pelle per tutta la durata del film. Un’opera piccola nella realizzazione (il budget è limitatissimo) ma dagli obiettivi molto ben definiti.

Se proprio gli si vuol fare le pulci, nel finale (sebbene contenga scene davvero da brividi) si prova la sensazione di deja vu in quanto diversi altri film hanno utilizzato tale “scappatoia” come epilogo. Ma è proprio voler cercare il pelo nell’uovo perché come detto poco fa, nell’ultima scena nel bosco i brividi sono garantiti. Nel complesso il film riesce a essere originale, ben raccontato, carico di atmosfere lugubri e in grado di spaventare in ben più di un’occasione. Ottima la protagonista Julia Sarah Stone. Promosso.



Forse non sapevate che...

 

Parte della colonna sonora è ideata da Pilotpriest, che è il nome da DJ del regista Anthony Scott Burns

È il secondo lungometraggio diretto da Burns, il primo è l’horror Our House del 2018

Il dottor Meyer indossa gli stessi occhiali che indossava George Romero nella vita di tutti i giorni

Il film è uscito in home video a dicembre 2021 grazie a Midnight Factory in Limited Edition da collezione con booklet all’interno

 


Informazioni

 

Diretto da Anthony Scott Burns

 

2020

Julia Sarah Stone (Sarah)
Landon Liboiron (Jeremy)
Chantal Perron (Erin)
Tedra Rogers (Zoe)

 

A cura di Andrea Costantini



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