Un
gioco al massacro pieno di sesso e sangue
Primo dell’anno. Una coppia di detective indaga su una scena del crimine che ha dell’incredibile. Decine e decine di corpi giacciono in una casa riversi a terra in un lago di sangue. Ciò che è accaduto poche ore prima ci viene spiegato in un lungo flashback. Una serie di amici si ritrova a festeggiare il Capodanno in casa. Il clima è da festa e l’alcol scorre a fiumi tra una disavventura amorosa e l’altra. Poi accade qualcosa, un incidente che fa virare la serata festosa verso un tragico epilogo.
CinePaura pensa che...
Alzi la mano chi non ha mai partecipato a una festa che si è poi
rivelata un completo disastro. Litigi, poco divertimento, momenti imbarazzanti.
Ma la peggior festa in assoluto non può essere minimamente paragonata a ciò che
accade in All My Friends are Dead,
commedia dark di produzione Netflix del 2020 e proveniente dalla Polonia, per
mano del regista e sceneggiatore Jan Belcl.
Partiamo
dal presupposto che chi approccia al film di Belcl deve sapere che ciò che sta
per vedere non è la solita commedia volgare con studenti ubriachi pronti a
qualsiasi cosa pur di fare sesso. O meglio, è anche questo ma già il titolo
dovrebbe suggerire che forse non state vedendo il nuovo American Pie.
Ci sono
tanti personaggi nel film, alcuni stereotipati e usciti direttamente da una
commedia volgare primi anni 2000, altri più dettagliati in generale tutti ben
descritti così come le loro storie, che tutte insieme costruiscono il film e
soprattutto l’espediente per il massacro finale. Perché è lì che si deve
arrivare, al massacro finale, anticipato nelle primissime immagini dai due
detective che vagano per la scena del crimine devastata di corpi con lo stesso disinteresse
di una scena di killbilliana memoria (rimanda forse al massacro di El Paso?).
La festa
comincia nello spasso e prosegue con i problemi di cuore e di sesso. L’alcol e
gli ormoni scorrono a fiumi e qualcosa di sbagliato succede, la scintilla che
farà scoppiare la situazione. Perché si sa che si arriverà al salotto pieno
zeppo di cadaveri, ce lo hanno detto all’inizio. Quello che non sappiamo è come.
Una sorta di mix tarantiniano tra il Climax
di Noé e la saga di American Pie, un
film scritto in maniera paradossale in tutta la sua ingenuità ma che promette
sangue, sesso, intrattenimento e dona esattamente sangue, sesso e
intrattenimento, e anche in grandi quantità soprattutto nell’esagerato e
piccante finale.
Lungi
dall’essere cinema d’intelletto, All My
Friends are Dead è intrattenimento puro che non stimolerà affatto l’intelletto
ma stuzzicherà i palati degli amanti delle sceneggiature ignoranti e arzigogolate,
feste adolescenziali senza alcuna regola, litri e litri del buon vecchio sangue
e non poco erotismo particolarmente colorito.
Forse non sapevate che...
È il secondo film originale Netflix prodotto in Polonia
Il body
count del film è di 19 cadaveri, in accordo con la targa appesa al muro nel
finale
Informazioni
Regia di Jan Belcl
2020
Nikodem Rozbicki (Pavel)
Monika Krzywkowska (Gloria)
Michal Sikorski (Rafal)
Adam Turczyk (Jordan)
Adam Bobik (Pizza Boy)
A cura
di Andrea Costantini
Nessun commento:
Posta un commento