Un
revenge movie ansiogeno e pessimista
Red Miller fa il boscaiolo e vive insieme all’amata moglie Mandy in una suggestiva casa di vetro nel bel mezzo di un bosco tranquillo. Quando il leader di una setta religiosa di balordi vede Mandy camminare per strada, capisce che deve avere quella donna. Irrompono nella casa della coppia ma qualcosa va storto e Mandy viene uccisa davanti agli occhi di Red. Accecato dalla rabbia, l’uomo si vendica nel peggiore dei modi.
CinePaura pensa che...
Partiamo subito dicendo che se state navigando tra i film di Amazon
Prime e siete alla ricerca di un horror idoneo a una serata di svago, pregno di
sangue e ignoranza, allora state lontani da Mandy.
Non perché Mandy non sia un horror né
tantomeno pregno di sangue ma perché non troverete una serata di svago. Mandy, diretto nel 2018 da Panos
Cosmatos è un allucinante concentrato di pessimismo e disagio come non se ne
vedeva da tempo.
Potremmo
parlare per ore di un film come Mandy,
impossibile da riassumere nelle consuete poche parole che utilizziamo nelle
nostre brevi recensioni perché Mandy
più che un film, è un esperienza che non tutti si possono permettere di vivere.
Ma ci proveremo.
Il film
comincia con Starless dei King
Crimson in sottofondo e già questo la dice lunga sul tipo di storia che andremo
a vedere. C’è Nicolas Cage (perfetto per il ruolo esasperato di Red) che è innamoratissimo
della sua stravagante moglie Mandy (una a dir poco inquietante Andrea
Riseborough) e insieme vivono nel bosco lontano da ogni cosa in una specie di
casa di vetro. Una storia d’amore di quelle coi cuoricini e le stelline? No,
affatto. L’atmosfera è lisergica, ipercolorata e sfocata, malsana e i dialoghi di
Mandy provocano malessere. Non c’è nulla di positivo nella prima mezz’ora di
film, quella in cui ancora non è successo nulla, quella in cui si dovrebbe
parlare di una coppia felice e innamorata. Ogni immagine mostrata sullo schermo
porta lo spettatore a un senso di ansia. Poi qualcosa succede, un banda di
svitati religiosi irrompe nella casa dei due per devastare ogni sogno di Red. Sacrifici
umani, sproloqui religiosi e una banda di demoni in stile Hellraiser a bordo di moto chiassose fanno virare il film da
ansiogeno a terrificante dando il via alla seconda parte di film, quella violenta
e volta alla vendetta.
Non
tutto quello che viene mostrato sullo schermo ha un senso e le domande che si
pone lo spettatore sono molte. Chi è Mandy realmente? Perché i suoi occhi sono
così strani? E il personaggio interpretato da Richard Brake? E il libro che Mandy
sta leggendo ha qualche significato? Le risposte a queste domande non
arriveranno semplicemente perché non ci sono. La storia in sé è quella di un
semplicissimo revenge movie con un Nicolas Cage accecato dalla rabbia e dal
dolore. Non è importante avere tutte le risposte, non è quello lo scopo del
film.
La sua
ragione è essere una pillola di LSD, un esercizio di stile irreale che comunica
coi sensi distorti (la vista e l’udito ne risentiranno, a fine film),
un’esperienza da vivere soltanto se si vuole stare male, è il disagio puro. Mandy non può essere definito come un
film perfetto, proprio per definizione. La perfezione segue delle regole ben
precise e il visionario Panos Cosmatos, delle regole se ne infischia.
Forse non sapevate che...
Nicolas Cage e sua moglie hanno divorziato proprio in concomitanza con le riprese di Mandy e l’attore ha detto che la sua performance è stata guidata da questo evento
La canzone dei titoli di testa è Starless dei King Crimson, tratta dall’album Red del 1974. Anche il personaggio interpretato da Cage si chiama Red
L’attore Richard Brake ha detto che nello script originale, la tigre Lizzie era in realtà una lucertola. Quando è arrivato sul set, il giorno delle riprese, ha trovato il grosso felino e Panos Cosmatos che diceva “Ora è una tigre, Lizzie”
Il libro che Mandy legge, “Seeker of the Serpent's Kiss” non esiste ma si tratta del nome della composizione musicale che si sente in sottofondo in quella scena.
L’autore della colonna sonora è Jóhann Jóhannsson, scomparso nel 2018. Il film è dedicato a lui
L’arma che Cage costruisce è un omaggio alla “F” del logo della band Celtic Frost
Informazioni
Regia di Panos Cosmatos
2018
Nicolas
Cage (Red Miller)
Andrea Riseborough (Mandy
Bloom)
Linus Roache (Jeremiah
Sand)
Bill Duke (Caruthers)
Richard Brake (il
chimico)
A cura
di Andrea Costantini
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