Il ritorno dei morti viventi

di Dan O’Bannon

Clu Gulager (Burt Wilson)
Thom Mathews (Freddy)
James Karen (Frank)
Don Calfa (Ernie)
Linnea Quigley (Trash)
Beverly Randolph (Tina)

Anno: 1985

Trama

Freddy è un nuovo assunto presso un forno crematorio e “magazzino di cadaveri” per scopi universitari gestito da Frank. Durante il suo primo servizio, Frank mostra al giovane dei contenitori sigillati con il marchio dell’esercito nei quali sono presenti corpi. Pare che siano in qualche modo contaminati e assolutamente devono rimanere sigillati. Ma un urto accidentale fa uscire il gas presente all’interno del contenitore, causando una serie di eventi che permetteranno ai morti di risorgere dalle tombe.


CinePaura pensa che...

Esordio alla regia dello sceneggiatore di Alien, il film ha acquisito fama di cult nonostante la qualità non sia delle migliori. Impossibile paragonarlo ai classici di Romero perché un confronto sarebbe inopportuno data la diversità dello stile ma è evidente che il modello su cui si ispira è quello. Ci si diverte, soprattutto grazie all’ironia con il quale viene raccontata la storia. Alcune scene hanno contribuito all’iconografia del genere come lo scheletro con gli occhi azzurri che risorge dalla terra o lo spogliarello integrale di Lynnea Quigley.

Frase del film 

Tu te lo ricordi quel film che si chiamava ‘La notte dei morti viventi’?
“Certo, si. Quello in cui i cadaveri si mangiavano la gente. Certo, ma che c’entra?”
“Lo sapevi che quella di quel film è una storia vera?”


Forse non sapevate che

Il regista Dan O’Bannon è stato lo sceneggiatore di molte pellicole horror e fantascienza. Oltre al già citato Alien, suoi lavori sono stati: Morti e sepolti, Atto di forza, Dark Star, Space Vampires e Heavy Metal

Dan O’Bannon ha contribuito a caratterizzare lo zombi come essere velocissimo, discostandosi dallo standard lanciato da Romero. Prima di lui solo Umberto Lenzi aveva fatto la stessa scelta con Incubo sulla città contaminata anche se tecnicamente nel film di Lenzi non si trattava di veri e propri zombi ma di esseri umani colpiti dalle radiazioni.

Alcune comparse zombie furono pagate più di altre perché accettarono di mangiare del vero cervello di vitello


Delusione per  gli amanti della scena cult dello spogliarello di Lynnea Quigley. Purtroppo in quella scena non è nuda ma indossa un copri pube color carne. L’effetto comunque è realistico



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