Il mondo dietro di te - La recensione

 


Fantapolitica non così tanto “fanta”

Una famiglia si concede una vacanza alla periferia di New York in una lussuosa villa immersa nel verde. La sera stessa i telefoni cellulari smettono di funzionare e la televisione interrompe le trasmissioni. A complicare la vicenda, due sconosciuti, un padre e una figlia, bussano alla loro porta dicendo di essere i proprietari di casa e chiedendo ospitalità. In città sta succedendo qualcosa a causa di un blackout misterioso che ha interrotto tutte le comunicazioni. Le due famiglie si vedono costrette a convivere sotto lo stesso tetto mentre fuori sta accadendo qualcosa a loro sconosciuto. 


CinePaura pensa che...

 

L’Apocalisse vista dall’interno. Non è certo una cosa nuova mostrare, o meglio “non mostrare” la fine del mondo quando essa è nel cuore del suo adempimento. Lo ha fatto Shyamalan con Bussano alla porta, lo ha fatto Gardumi con il romanzo La notte eterna del coniglio, la tecnica del “spiego, anzi ipotizzo ma non mostro” è qualcosa che, se fatto con i dovuti crismi, può portare a terrore puro. Il mondo dietro di te, tratto dal romanzo distopico omonimo di Rumaan Alam mostra sostanzialmente due famiglie alle prese con diffidenze, cospirazioni, omissioni e un cyber attacco potenzialmente globale.

La prima famiglia è composta da mamma Julia Roberts, fastidiosa pubblicitaria che non ha a cuore il genere umano, papà Ethan Hawke che più pacato di così si muore (forse per sopravvivere al carisma della moglie) e dai due figli, anch’essi parecchio fastidiosi e dipendenti dalla tecnologia. La seconda famiglia, quella che “bussa alla porta” della prima per dirla in shyamalaniana memoria, è composta da papà Mahershala Ali, educato e incravattato che pare sapere più cose di quelle che dice e la figlia Myha'la, arrogante e sicura di sé. Tutti nascondono qualcosa e questi sei variopinti individui si ritroveranno a convivere sotto lo stesso tetto di una lussuosa villa nei boschi alla periferia di Long Island, senza internet né telefono mentre là fuori sta succedendo qualcosa di spaventoso.

L’orologio dell’Apocalisse segna le 23 e 58 minuti e non c’è nulla di più terrificante della fantapolitica (neanche troppo fanta) mostrata nel film diretto da Sam Esmail, autore dell’osannato Mr. Robot. La fine del mondo messa in scena in cinque atti, un piano spaventoso messo a punto da qualcuno (chi?) per distruggere e autodistruggere, per infondere il terrore, per seminare il caos. Cosa sta realmente succedendo nel mondo? Chi è che sta dietro l’attacco? Quali saranno le conseguenze? Il film di Esmail è terrore psicologico di alto livello. Lancia sassolini che generano piccole onde che si trasformano in tsunami. La tensione è altissima anche quando apparentemente non succede nulla di così catastrofico (una petroliera si arena sulla spiaggia, un aereo diffonde volantini) ma il disastro è nell’aria, nei volti dei personaggi, nei comportamento anomalo degli animali.

Tutti gli attori sono di gran livello, Roberts e Ali su tutti. Un film che mette tanta carne sul fuoco e qualche bistecca la lascia pure carbonizzare, molte sono le domande nate in rete sul significato del film e, soprattutto del finale. Ma secondo noi è tutto molto chiaro, non c’è nulla di difficile comprensione: si tratta di una terrificante e ahinoi realistica rappresentazione del mondo non dietro, bensì davanti a noi.



Forse non sapevate che...         

Barack e Michelle Obama sono i produttori esecutivi del film

L'immagine delle onde nella camera da letto superiore cambia durante il film. La marea sta salendo. Lo stesso vale per l'immagine in bianco e nero nel soggiorno che ricorda un'immagine mutevole di Rorschach

Nel giardino di Kevin Bacon c’è un salice, pianta con proprietà curative antinfiammatorie e antidolorifiche

Il laptop di Amanda e i kit di emergenza che Danny acquista al negozio sono realizzati dalla E-Corp, una società immaginaria presente nel precedente progetto del regista Sam Esmail, la serie Mr. Robot (2015)

Per il personaggio di G.H. era stato scelto Denzel Washington ma abbandonò il progetto



Informazioni

Diretto da Sam Esmail

 

2023

Julia Roberts (Amanda Sandford)
Mahershala Ali (G. H. Scott)
Ethan Hawke (Clay Sandford)
Myha'la Herrold (Ruth Scott)
 

A cura di Andrea Costantini



 

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