Hellboy - La recensione


Reboot confusionario e iperviolento

Nel Medioevo in Inghilterra, la malvagia Regina di Sangue Vivienne Nimue scatena una piaga mortale ma Re Artù e Mago Merlino riescono a fermarla facendola a pezzi con Excalibur per poi spargere i suoi resti in tutto il paese. Ai giorni nostri un demone dalle fattezze di cinghiale recupera i resti di Nimue per tentare di riportarla in vita ma a mettergli i bastoni tra le ruote c’è Hellboy e la sua squadra del Bureau for Paranormal Research and Defense.


CinePaura pensa che...

 

Autore di tutto rispetto nonché regista di uno degli horror più spaventosi del nuovo millennio (The Descent), Neil Marshall ha preso in mano la nuova versione del demonio rosso con le corna tagliate, antieroe dei fumetti soprannominato Red, il cui vero nome è Hellboy. Sebbene Marshall sia uno con le palle quadrate, prendere in carico la nuova versione di Hellboy dopo la doppietta fatta da Guillermo Del Toro con l’omonimo film del 2004 e soprattutto con quel capolavoro visionario che era Hellboy 2 – The Golden Army (2008) non era certo cosa facile. Infatti ha ricevuto stroncature sia dalla critica ma anche dagli incassi al botteghino, risultando uno dei flop del 2019.

Diciamo che Marshall ha un po’ cagato fuori dalla tazza con il suo Hellboy in quanto in questo reboot ci ha messo dentro così tanta roba che ha un po’ perso la rotta verso cui stava puntando, costruendo un film di cui Zack Snyder sarebbe fiero. Ci sono giganti, una strega millenaria a pezzi che cerca di ricomporsi con l’aiuto di un cinghiale, pantere, medium, peste, Mago Merlino e Re Artù, la Baba Yaga a spasso su una casa con le gambe. Devo andare avanti? Insomma, la tavola era bella imbandita con piatti succulenti e satolli di colesterolo e salse ma ciò che Marshall non riesce a fare è dosarli con criterio, propinandoci così un’indigestione di eventi, creature immonde (meravigliose, una più bella dell’altra) e una massiccia dose di gore (e anche qui, niente di cui lamentarsi).

Va preso per quello che è ovvero un polpettone splatter divertente, pieno di battute e mostri ma che ha poca cura di impressionare lo spettatore con una sceneggiatura a prova di bomba. Se lo scopo è puro divertimento, allora siete nel posto giusto. Io personalmente mi sono divertito parecchio.



Forse non sapevate che...                          

Il budget del film è stato di 50 milioni di dollari e gli incassi poco superiori ai 44, rivelandosi così un flop

Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 17% delle recensioni professionali positive col voto medio di 3,66 su 10

Mike Mignola (autore del fumetto) è stato coinvolto molto di più nella del film rispetto ai film di Guillermo del Toro.  L’idea era quella di rimanere più vicini al tono dark delle graphic novel orientandosi verso l’horror.

Milla Jovovich ha dichiarato di aver previsto le "recensioni brutali", ma rimane ottimista sul fatto che il film finirà per diventare un cult negli anni a venire



Informazioni

 

Diretto da Neil Marshall

 

2019

David Harbour (Hellboy)
Milla Jovovich (Vivienne Nimue / Regina di Sangue)
Ian McShane (professor Broom)
Sasha Lane (Alice Monaghan)
Daniel Dae Kim (Ben Daimio)

A cura di Andrea Costantini



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