Combattere un assassino viaggiando nel tempo
Nella cittadina di Vernon, nel 1987, tre ragazze vengono brutalmente uccise da colui che viene soprannominato “l’assassino delle sedicenni”. 35 anni dopo l’assassino fa ritorno per uccidere la madre di Jamie, una sopravvissuta alla strage avvenuta decenni prima. Tramite una macchina del tempo costruita dalla sua migliore amica, Jamie riesce a tornare indietro nel tempo fino al 1987. Fermare l’assassino nel passato eviterebbe l’omicidio della madre nel presente.
Quando si gioca con il tempo, bisogna stare attenti a non
causare cambiamenti importanti nel passato che poi si riversano sul futuro con
conseguenze disastrose. Il viaggio del tempo è ormai un must del cinema del
paradosso, usato spesso e volentieri anche nell’horror (Timecrimes, Auguri per la tua
morte). Sulla falsariga di Ritorno al
futuro (citato diverse volte nel film) anche Totally Killer diretto da Nahnatchka Khan approccia al salto
temporale, questa volta con omicidi annessi.
La giovane Jamie vede la propria madre uccisa da un
assassino che la tormentava trent’anni prima ma c’è una possibilità per evitare
che ciò accada. Jamie non sa che la sua amica del cuore sta lavorando a una
macchina del tempo che funziona così così. Dopo uno scontro con killer in questione,
Jamie si ritrova nei coloratissimi anni ’80, a poche ore di distanza dagli
omicidi del cosiddetto “assassino delle sedicenni”. C’è da dire che quando si
salta avanti e indietro nel tempo, quasi sempre il divertimento è assicurato. E
anche in Totally Killer lo spasso non manca di sicuro.
Le situazioni tipiche del genere slasher inserite in un
contesto alla “ritorno al futuro” generano casini che fanno sorridere. Quello
su cui però gli sceneggiatori avrebbero dovuto porre una certosina attenzione è
la coerenza nel mantenere veridicità alle conseguenze del salto temporale, cosa
in cui il film pecca in diversi frangenti. Una scrittura che pone poca
attenzione e genera degli scivoloni non indifferenti (accadimenti nel passato
non quagliano con le conseguenze nel futuro). Per i motivi sopracitati, Totally Killer non è del tutto riuscito nel suo intento ma ci piace trovare
del buono in ogni lavoro. Ci sono anche dei pro, come il confronto
generazionale (anni ’80 versus giovani d’oggi) e la presenza carismatica di
Kiernan Shipka nei panni della protagonista.
Forse non sapevate che...
Jamie di cognome fa Hughes. Si tratta di una citazione del celebre regista della Brat Pack John Hughes, autore delle storiche commedie con protagonista Molly Ringwald, più volte citata nel film
Tony Gardner, autore della maschera dell’assassino, per la realizzazione si è ispirato a celebrità degli anni ’80 come Kiefer Sutherland, Rob Lowe e Dolph Lundgren
Il film è stato criticato per la sua somiglianza a The Final Girls del 2015. Infatti il regista Todd Strauss-Schulson ha lanciato un twit dicendo che “questo film lo aveva già fatto lui”
Informazioni
Diretto
da Nahnatchka Khan
2023
Kiernan Shipka (Jamie Hughes)
Olivia Holt (Pam Miller da
giovane)
Julie Bowen (Pam Miller da adulta)
Charlie Gillespie (Blake
Hughes da giovane)
Lochlyn Munro (Blake Hughes da
adulto)
A cura
di Andrea Costantini
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