Poltergeist III - Ci risiamo - La recensione


Carol Ann e i fantasmi, questa volta in città

La piccola Carol Ann è stata mandata a casa degli zii a Chicago per cambiare aria tuttavia, anche in città, le visioni della bambina non smettono. È ancora tormentata da Kane, il reverendo spettrale. Quando le presenze cominceranno a manifestarsi in maniera importante, i suoi zii e la cugina Dana faranno di tutto per aiutarla.  


CinePaura pensa che...

 

Nel terzo capitolo della saga ideata dal connubio Steven Spielberg/Tobe Hooper (qui ormai lontani anni luce dal progetto) rimane soltanto la piccola e compianta Heather O’Rourke a combattere contro i fantasmi. In seguito agli eventi accaduti nel secondo capitolo, i genitori della piccola hanno ben pensato di affidarla alla zia che abita in città, forse perché stufi di avere mostri, scheletri e fantasmi per casa oppure per qualche altra sconosciuta ragione. Sta di fatto che la giovane Carol Ann ora vive in un lussuoso appartamento di un altrettanto ameno palazzo.

Ma i fantasmi non hanno proprio intenzione di mollarla, in particolare il reverendo Kane (qui interpretato da Nathan Davis anziché dal terrificante Julian Beck, deceduto poco dopo le riprese del secondo capitolo) che fa di tutto per portarla nella dimensione parallela. Di norma la curva della trilogia è sempre in discesa. Si parte da un primo capitolo folgorante, si procede con un secondo accettabile e si finisce con uno così così.

Nella saga di Poltergeist, il terzo in realtà è un buon film, migliore del secondo sotto alcuni aspetti. Innanzitutto l’ambientazione moderna del grattacielo si inserisce bene nel contesto spettrale, soprattutto grazie a un intelligente utilizzo di trucchi e effetti speciali (vedasi tutte le scene con gli specchi, davvero ben realizzate). Ci sono un paio di jumpscare ben assestati e la trama scorre liscia senza grossi scivoloni. Anche in questo caso siamo lontani dai fasti del primo film ma il lavoro di Gary Sherman è egregio e superiore a quello effettuato da Gibson nel secondo capitolo. Pochi mesi dopo la fine delle riprese, la giovanissima Heather morì per un’occlusione intestinale.



Forse non sapevate che...                    

La saga di Poltergeist è da sempre stata definita come “maledetta” a causa degli eventi infausti avvenuti poco dopo le riprese. Dominique Dunne, che nel primo film interpretava la sorella di Carol Ann, poco dopo le riprese è stata strangolata dal suo fidanzato a soli 22 anni. Julian Beck (il reverendo Kane) è morto nel 1985 a 60 anni per un tumore allo stomaco, Will Sampson (Taylor) è morto nel 1987 a 53 anni a causa di un'insufficienza renale. Il caso più eclatante tuttavia riguarda la piccola Heather O’Rourke, scomparsa a soli 12 anni in seguito a un’occlusione intestinale acuta

Craig T. Nelson ha rifiutato di tornare nel film dicendo che “due erano più che sufficienti”

Nella scena in cui le auto inseguono Patricia e Bruce, l'esplosione ha dato fuoco all'intero set, quasi uccidendo un membro della troupe che stava salvando le telecamere. QUando Heather O’Rourke il giorno dopo ha saputo dell’incidente ha chiesto al regista se non si fosse fatto male nessuno e se avesse ripreso l’esplosione

Nel film Heather O’Rourke ha il viso gonfio. Si trattava di un effetto collaterale di un farmaco che assumeva

È il film d’esordio per Lara Flynn Boyle



Informazioni

Diretto da Gary Sherman

 

1988

Heather O'Rourke (Carol Anne Freeling)
Tom Skerritt (Bruce Gardner)
Nancy Allen (Patricia Wilson-Gardner)
Zelda Rubinstein (Tangina Barrons)
Lara Flynn Boyle (Dana Gardner)

A cura di Andrea Costantini



Nessun commento:

Posta un commento