Slasher mediocre con un cattivone wrestler
Alfonse è in viaggio con Steve e le giovani attrici Dallas e Debbie, alla ricerca della location giusta per girare il loro film porno amatoriale. Si ritrovano in un paesino fantasma chiamato Sangre de Dios, dove la leggenda narra che un wrestler chiamato El Mascherado sia impazzito e abbia sterminato tutta la popolazione. Quale luogo migliore per fermarsi e cominciare a riprendere.
CinePaura pensa che...
Wrestlemaniac è
un horror di genere slasher girato nel 2006 con poche idee, pochi mezzi e anche
poca voglia in generale. Tutto poco, insomma. La storia neanche stiamo a
raccontarvela perché tanto è sempre la solita. Ci sono dei tizi strafatti e
delle tizie arrapanti che con il furgone si fermano dove non si devono fermare
e vengono massacrati dal cattivo di turno. Il cattivo in questione è El
Mascherado, una leggenda del wrestling locale nonché interpretata da una vera
star del violento sport Rey Misterio (lo zio del Rey Misterio Junior che
conosciamo tutti).
Si dice infatti che il wrestler messicano sia impazzito e
abbia sterminato tutta la popolazione di Sangre de Dios, una cittadina ora
ridotta a un cumulo di catapecchie, luogo ideale per permettere ai giovanotti
in viaggio di girare il loro porno amatoriale e venire ammazzati senza pietà.
Quando incontreranno il wrestler, le loro facce scivoleranno via dai loro crani
come anguille, proprio come avveniva nel rituale che l’omone impazzito eseguiva
sul ring. Che dire di questo film, il modello di riferimento (come bene o male
il novanta per cento degli slasher) è Non
aprite quella porta con tizi strani, location sporche e fatiscenti,
maschere spaventose eccetera eccetera ma siamo ben lontani dai risultati del
capolavoro di Hooper e dei suoi figli discendenti.
Detto ciò si lascia guardare, sia per i momenti splatter
abbastanza pecorecci ma soprattutto per la presenza scenica di Leyla Milani, le
cui forme, i vestiti succinti che diventano sempre più succinti con lo scorrere
del minutaggio e le originali maniere in cui si nasconde nei mobiletti, contribuiscono
non di poco al risultato finale del film.
Forse non sapevate che...
In una scena è visibile la parola Vorhees su un edificio della città fantasma. È una ovvia citazione di Venerdì 13
Informazioni
Regia di Jesse Baget, 2006
Rey
Misterio (El Mascarado)
Adam Huss (Alfonse)
A cura
di Andrea Costantini
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