Il sacro male - La recensione

 


Miracoli e demoniache presenze

Gerry è un giornalista sulla strada del fallimento dopo aver pubblicato alcune fake news. Ora si occupa di un blog sul paranormale e rimane casualmente coinvolto nella storia di Alice, una ragazza cresciuta dal parroco del paese, che improvvisamente inizia a compiere miracoli. Sentendo l’odore dello scoop della ribalta, Gerry si trova invischiato in qualcosa di antico e demoniaco. Pare che in paese, secoli addietro, una donna venne sacrificata in uno strano rituale religioso.


CinePaura pensa che...

Evan Spiliotopoulos, noto ai più quale sceneggiatore di svariati seguiti di classici Disney, fa il suo esordio in cabina di regia nel 2021 distaccandosi dal genere a cui era solito attenersi in fase di scrittura. Con le spalle coperte dal produttore Sam Raimi, il regista greco si getta nella regia de Il sacro male, horror a sfondo religioso appartenente al filone demoniaco in cui una giovanissima fedele comincia a compiere miracoli nel paesino in cui vive. L’avido giornalista Gerry, alla continua ricerca di scoop veri o fasulli che siano, fiuta il successo nella vicenda della religiosa ma ovviamente le cose non andranno nel verso giusto, dato che è coinvolta una donna bruciata viva secoli addietro e ora incazzata nera per i torti subiti.

Un film che parte abbastanza bene ma non regge il passo con lo scorrere degli eventi, soprattutto una volta giunti al finale davvero fiacco. Interessante appunto la prima parte nella quale si sviluppa il personaggio di Alice nei termini di santona di turno, in grado di compiere miracoli e guarire persone inguaribili con il solo tocco di una mano. È Maria che le parla e la guida a compiere tali azioni ma forse forse non si tratta della stessa Maria presente nei testi di religione. Nella seconda parte del film, quando la Maria in questione di palesa in tutto il suo orrore, ciò che c’era di interessante di trasforma in quanto più di canonico nel cinema di genere demoniaco/ghost story con i consueti danni infernali inflitti dal villain di turno, allucinazioni, terribili visioni e blablabla.

Nei panni del protagonista troviamo Jeffrey Dean Morgan, giornalista di dubbia moralità che si redime nel corso dell’indagine, che sebbene decada nel corso del film è comunque una presenza sempre importante. Nello standard la creatura maligna con tanto di maschera inchiodata sulla faccia, in linea con le altre produzioni di questo livello di orrore. Alti e bassi che ne consentono la visione in serenità ma rimane un film che viene rimosso dalla memoria l’indomani, dopo una bella dormita senza incubi.



Forse non sapevate che...                           

È basato sul romanzo Shrine dello scrittore britannico James Herbert

Il costo del film è stato di 3 milioni di dollari e ne ha guadagnati dieci volte tanto in tutto il mondo



Informazioni

 

Regia di Evan Spiliotopoulos

 

2021

Jeffrey Dean Morgan (Gerry Fenn)
Cricket Brown (Alice)
Katie Aselton: (Natalie Gates)
William Sadler (Padre Hagan)
Diogo Morgado (monsignore Delgarde)

A cura di Andrea Costantini



 

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