M3GAN - La recensione

 


La bambola assassina versione 4.0

Durante una gita in montagna, Cady e i suoi genitori rimangono coinvolti in un incidente d’auto. L’unica sopravvissuta è Cady che viene affidata alla zia Gemma. Gemma però lavora in un’azienda di giocattoli tecnologici e non riesce a staccarsi dal lavoro per dedicarsi alla nipote. Inoltre ha delle scadenze da rispettare e un ambizioso progetto pronto a vedere la luce. Si tratta di M3GAN, una bambola robot altamente tecnologica in grado di connettersi con il suo proprietario e interagire come un essere umano. Anzi, meglio di un essere umano.


CinePaura pensa che...

Dimenticate le bambole viste fino ad ora al cinema. Niente più pupazzi inquietanti e rattoppati alla bell’e meglio, M3GAN è un prodigio della tecnologia che rivoluzionerà il modo di giocare dei bambini. Peccato che costi un pochino meno di una Tesla e sia in grado di apprendere molto più velocemente di quanto Gemma, la sua costruttrice, ne abbia idea. L’ultimo ritrovato in campo di bambolotti assassini è M3GAN la quale proviene dall’unione delle menti geniali di Jason Blum e James Wan in vesti di produttori e Wan stesso nella realizzazione del soggetto.

Dopo la morte dei genitori, la piccola Cady viene affidata alla zia Gemma che non ne ha proprio per le palle di badare alla nipote come si deve. È troppo impegnata nel progetto di realizzare un nuovo giocattolo poco costoso ma altamente tecnologico, che sia in grado di sconfiggere la concorrenza. Ma Gemma è ribelle e ignora completamente le direttive del capo continuando a spendere migliaia di dollari nel suo progetto personale, un robot dalle sembianze umane, talmente tecnologico che è addirittura in grado di diventare l’amico perfetto.

Si chiama M3GAN e ascolta, consiglia, canta la ninna nanna prima di andare a dormire ed è addirittura in grado di sostituire gli adulti come Gemma per esempio, occupandosi dei figli meglio di quanto loro siano in grado di fare. Ma M3GAN è anche protettiva e guai a toccare la piccola Cady. M3GAN non è l’ennesimo film su una bambola assassina in quanto riesce a descrivere in maniera anomala per un film di genere quanto il surrogato di essere umano possa essere migliore dell’uomo stesso come amico, confidente, genitore, tutto ciò che rientra nella sfera emotiva. M3GAN non è un horror canonico fatto di splatter e di spaventi, più una riflessione sul potere della tecnologia.

Dove ci porterà l’intelligenza artificiale? Le macchine hanno sostituito l’uomo nel lavoro manuale, che cosa succederà se e quando prenderanno il sopravvento a livello emotivo? La narrazione è lineare e crescente, così come la tensione. Poi c’è lei, M3GAN, che con i suoi occhioni azzurri riesce a incantare e terrorizzare al tempo stesso.



Forse non sapevate che...                                     

Attualmente è il lavorazione il sequel e si intitolerà M3GAN 2.0

Amie Donald ha eseguito tutte le scene di M3GAN che richiedevano movimenti fisici che il burattino non poteva fare, incluse le acrobazie. Indossava una maschera della bambola, poi rielaborata in digitale per trasformarla nella M3GAN vista sullo schermo

La canzone che M3GAN suona al pianoforte è "Toy Soldiers" di Martika del 1988



Informazioni

 

Regia di Gerard Johnstone

 

2022

 

Allison Williams (Gemma)
Violet McGraw (Cady James)
Amie Donald (M3GAN)
Ronny Chieng (David)

A cura di Andrea Costantini



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