Cambio
di registro per il seguito dell’horror polacco di Netflix
In attesa dell’arrivo dei rinforzi, nella stazione di polizia il sergente Waldek cerca di ricostruire i fatti. Molte persone hanno perso la vita e in cella sono rinchiusi i due giganti deformi, responsabili della strage e l’unica sopravvissuta, Zosia. Il sergente decide di tornare sul luogo della strage per non fare più ritorno. Il giovane e inesperto poliziotto Adam, un pivello odiato da tutti, e la sua fastidiosa collega Vanessa devono prendere in mano la situazione e affrontare la minaccia.
CinePaura pensa che...
Il dibattito sui sequel è sempre argomento caldo,
soprattutto quando il primo film non era proprio, diciamo, un capolavoro. Nel
caso di Non dormire nel bosco stanotte,
invece, il seguito sembra aver donato una linfa vitale nuova completamente
diversa a una vicenda che di straordinario aveva ben poco. Il regista Bartosz
M. Kowalski parte più o meno da dove era rimasto con il capitolo precedente,
con Zosia tutta sporca di sangue e reduce dal massacro dei suoi amici,
rinchiusa nella stazione di polizia insieme ai due energumeni deformi, i
cattivoni del primo film.
Poi però il tutto prende una strada diversa, insolita e
lasciatemi dire inaspettata. Se la prima parte del film si concentra sul
destino dei poliziotti nei boschi alle prese con la minaccia, l’ultima mezz’ora
cambia ed ecco qui la vera sorpresa, con una storia d’amore strampalata e
tenera allo stesso tempo. Cambia quasi il genere di film, passando da slasher
con creature mostruose a love story con tanto di messaggio al suo interno. Una
scelta coraggiosa, quella di virare in questa maniera, una potenziale calamita
per i detrattori. Ma noi siamo sinceri e dobbiamo ammettere che questa inversione
di rotta improvvisa ci ha sorpreso (in senso positivo).
Tecnicamente. tutto è decisamente migliore rispetto al
primo film, le scene d’azione, i trucchi e la sceneggiatura. Ben lungi
dall’essere il film dell’anno, Kowalski ha fatto un buon lavoro. A questo punto
non possiamo fare altro che sperare nel terzo. Se la tendenza è quella di
migliorare ogni volta, potrebbe uscirne un gran bel film.
Forse non sapevate che...
Il film è disponibile sulla piattaforma Netflix
È il
seguito di Non dormire nel bosco stanotte, sempre diretto da Kowalski nel 2020
Informazioni
Regia di Bartosz
M. Kowalski
2021
Mateusz
Więcławek (Adaś Adamiec)
Julia
Wieniawa (Zosia Wolska)
Zofia Wichłacz (Wanessa Kowalczyk)
Andrzej Grabowski (sergente
Waldek)
A cura
di Andrea Costantini
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