Prisoners of the Ghostland - La recensione

 


Nicolas Cage in un pasticcio post apocalittico

 

Dopo una rapina finita in strage, un uomo senza nome viene ingaggiato dal Governatore per una missione: recuperare la nipote scomparsa. Pare che la ragazza si trovi a Ghostland, una terra di nessuno oltre l’autostrada, dove fantasmi e demoni impediscono a chiunque metta piede lì dentro di tornare indietro. Munito di una speciale tuta carica di esplosivi pronti a farlo a pezzi, l’uomo senza nome parte alla ricerca della ragazza.


CinePaura pensa che...

Di solito quando vediamo il faccione di Nicolas Cage sulla locandina di un nuovo horror siamo entusiasti come bambini la mattina di Natale. E la sensazione avuta nei confronti di Prisoners of the Ghostland era la stessa. Un film con Nicolas Cage post apocalittico simil western che tanto ricorda la saga di Mad Max? Wow, figata pazzesca, uno splendido pacco contenente una bellissima sorpresa.

Tuttavia il film di Sion Sono (autore del cult Suicide Club) non mantiene ciò che promette e pecca nell’intrattenimento. Sebbene sia infarcito di alcune parti interessanti (come la scena della disastrosa rapina e in generale l’atteggiamento grottesco della popolazione di Ghostland), il film è talmente privo di spessore che annoia. La vicenda raccontata è ambientata in un interessante pseudo futuro distopico, forse in Giappone o forse nel deserto, e appassiona in termini di location ma nella sostanza non ha nulla da raccontare.

Una vicenda già vista che spinge sul grottesco ma pecca in sangue (i combattimenti sfiorano il ridicolo), sesso e umorismo, tre elementi fondamentali per la riuscita di un film di tale genere. Non si capisce se vada preso sul serio oppure approcciarlo come un mero divertissement da cervello staccato. Di cervello ce n’è ben poco, questo è sicuro ma anche in tutto il resto è piuttosto carente. Recitazione di Cage e Boutella scadente. Piacevole invece vedere Bill “Otis Driftwood” Moseley nei panni del viscido Governatore di bianco vestito.



Forse non sapevate che...

Sul set del film, Nicolas Cage ha incontrato la sua quinta moglie

A causa di un infarto accaduto a Sion Sono, il film è uscito con un anno di ritardo.

Il regista ha detto che Nicolas Cage è stata la persona più semplice con cui abbia mai lavorato

In origine il ruolo di Bernice era per Imogen Poots, andato poi a Sofia Boutella



Informazioni

 

Regia di Sion Sono

 

2021

Nicolas Cage (Hero)
Sofia Boutella (Bernice)
Bill Moseley (Governatore)
Nick Cassavetes (Psycho)
Tak Sakaguchi (Yasujiro)


A cura di Andrea Costantini



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