La casa - La recensione


Un cult movie imprescindibile girato con mezzi ridicoli

Regia di Sam Raimi

1981

Bruce Campbell: Ashley "Ash" J. Williams
Richard Demanicor: Scott "Scotty"
Betsy Baker: Linda
Ellen Sandweiss: Cheryl Williams
Theresa Tilly: Shelly


Trama

Ash Williams e i suoi amici decidono di passare un fine settimana in uno chalet di montagna, immerso nella quiete di un bosco. Mentre stanno cenando in totale spensieratezza, sentono dei rumori provenire dalla cantina. Quando scendono per controllare trovano un registratore, dei nastri e un libro dall’aspetto spaventoso nel quale sono riportate scritte e disegni inquietanti. I nastri contengono il racconto di un archeologo che narra del libro dei morti, il Necronomicon, il quale pare abbia il potere di risvegliare i defunti. Dopo che l’archeologo ha pronunciato la formula magica riportata nel libro, una potenza si risveglia nel bosco. Questa forza oscura penetra nella casa e comincia a possedere i ragazzi nello chalet fino a trasformarli in mostri assetati di male puro.



CinePaura pensa che...

Sono davvero pochi gli esempi di horror low cost che hanno suscitato un riscontro clamoroso. E con riscontro non intendo soltanto un discorso economico bensì di impatto culturale nel genere che tanto amiamo. The Blair Witch Project ne è un esempio, Paranormal Activity un altro ma nessuno dei due può eguagliare l’onda d’urto che ha scatenato un ragazzotto di 20 anni con pochi spicci e una smisurata voglia di girare un horror. Stiamo parlando de La casa, diretto da un giovanissimo Sam Raimi che, munito di forza di volontà, un pugno di amici al lavoro nei fine settimana e improvvisando effetti speciali ha realizzato uno degli horror più influenti di sempre. La casa non ebbe molto successo alla sua uscita, ricevendo critiche contrastanti per via anche dell’elevata dose di sangue in scena. Il botteghino non andò malissimo, incassando quasi due milioni e mezzo di dollari, una cifra notevole per un esordiente. Raimi, ai tempi dell’uscita del film, era tuttavia inconsapevole di aver creato con il suo Evil Dead qualcosa di tanto importante, scrivendo una pagina della storia dell’orrore e costruendo una serie di miti che avrebbe poi elaborato e consolidato negli anni a venire. Il primo mito è il film stesso, pregno di ironia e situazioni che diventeranno dei topoi per il genere horror. Baita nel bosco, amici a fare baldoria per il fine settimana, demoni e quella spaventosa presenza nel bosco che non si vede mai ma che agisce in una soggettiva traballante e rumorosa. Il secondo mito è ovviamente lui, il protagonista del film che entrerà nell’immaginario collettivo come uno dei personaggi di culto del genere horror, Ash Williams, nel primo capitolo soltanto introdotto e poi sviluppato meglio nei due grandiosi sequel, La casa 2 e L’armata delle tenebre e nella divertentissima serie Tv Ash vs Evil Dead. Un cult sotto tutti i punti di vista.



Forse non sapevate che...

Il cortometraggio Within The Woods girato nel 1978 è il prologo della storia narrata ne La casa. Dopo la realizzazione del corto, girato in 8mm, Raimi ha ottenuto 350.000 dollari di prestito per realizzare il suo primo lungometraggio. La casa, appunto

È stato girato nei weekend per un anno e mezzo e gli effetti speciali realizzati improvvisando. Gli attori erano amici di Raimi

Nei cinema italiani è uscite tre anni dopo la sua realizzazione, il 31 agosto 1984

Le scene in cantina sono girate a casa di Sam Raimi perché lo chalet (di proprietà del produttore Tapert) non aveva la cantina. Anche la macchina è di proprietà di Raimi.

La saga di Evil Dead è composta da La Casa (1981), La Casa 2 (1987), L’armata delle tenebre (1992) e la serie tv Ash vs Evil Dead (2015). Inoltre nel 2013 è uscito un remake diretto da Fede Alvarez

Nello script originale era previsto che durante l’ascolto del nastro, i ragazzi fumassero marijuana. La scena è stata tolta dal copione ma la marijuana l’hanno fumata lo stesso con il risultato di dover rigirare la scena diverse volte a causa delle risate

Alla fine della nottata di riprese, Bruce Campbell doveva tornare a casa seduto sul retro di un pick-up perché era coperto di sangue dalla testa ai piedi

A cura di Andrea Costantini



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