Un pugno nello stomaco degno di Yorgos
Lanthimos
Regia dei Fratelli D’Innocenzo
2020
Elio Germano (Bruno Placido)
Barbara Chichiarelli (Dalila Placido)
Gabriel Montesi (Amelio Guerrini)
Max Malatesta (Pietro Rosa)
Ileana D'Ambra (Vilma Tommasi)
Giulia Melillo (Viola Rosa)
Trama
Nella
periferia romana un gruppo di famiglie vive in un quartiere in apparenza
tranquillo. Ma nell’apparente quiete tutti covano qualcosa. I padri, in
difficoltà con il lavoro, sono invidiosi dei beni degli altri; le madri
osservano la famiglia senza preoccuparsi minimamente degli eventi e i figli,
abbandonati a loro stessi, vivono la totale disperazione di ciò che accade intorno
a loro: le prime pulsioni sessuali, l’educazione data dalle famiglie e dalla
scuola e i rapporti familiari. La tragedia è dietro l’angolo e il quartiere sta
per trasformarsi in un inferno.
CinePaura pensa che...
Chi dice
che il cinema italiano è morto dovrebbe vedere Favolacce. I Fratelli D’Innocenzo, al loro secondo lavoro dopo La terra dell’abbondanza, realizzano un
film destinato a far discutere. Purtroppo l’opera è anch’essa vittima del Covid-19
e ha visto la luce soltanto nei circuiti di video on demand. Ed è un vero
peccato perché Favolacce, vincitore
dell’Orso d’Oro a Berlino per la migliore sceneggiatura, è quanto più vicino a
Lanthimos vi capiterà di vedere nel nostro paese e, di certo, meritava il
grande schermo. Anche se, diciamocelo, un film del genere difficilmente avrebbe
trovato il successo commerciale. Siamo in una periferia in cui regna la
normalità, quasi astratta, riempita di famiglie con i loro problemi di vita
quotidiana e calda all’inverosimile, tormentata dal frinire delle cicale. Qui
si muovono i personaggi, adulti rancorosi e pieni di invidia e ragazzini disperati,
che vogliono diventare grandi prima del
dovuto e lo fanno nel modo più sbagliato possibile. Non c’è situazione di
povertà e criminalità e nemmeno di aristocrazia e quartieri benestanti ma soltanto
una normalità che fa male, come un pugno nello stomaco, destinata a finire nel
peggiore dei modi. La tragedia fa capolino in ogni istante del film e noi
spettatori assistiamo a bocca aperta a un declino inevitabile. Una sceneggiatura
di ferro, una regia magistrale e un gruppo di attori uno più bravo dell’altro rendono
questo lavoro un’esperienza unica. Non per tutti i gusti perché (ne sono
sicuro) in molti grideranno, dopo la visione, alla boiata senza senso. Non
ascoltate quelle voci, Favolacce è sicuramente
uno dei film più interessanti visti fino ad ora, nel 2020.
Forse non sapevate che...
La voce
del narratore fuori campo è di Max Tortora
È stato
presentato in concorso al Festival di Berlino 2020, dove ha vinto il premio per
la miglior sceneggiatura
Il film è disponibile al noleggio digitale grazie a CG Entertainment a questo link
A cura
di Andrea Costantini
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