La rivisitazione canina di Frankenstein di un
Burton agli inizi della carriera
Regia di Tim Burton
1984
Barret Oliver (Victor Frankenstein)
Shelley Duvall (Susan Frankenstein)
Daniel Stern (Ben Frankenstein)
Joseph Maher (Mr. Chambers)
Roz Braverman (Roz Epstein)
Sofia Coppola (Anne Chambers)
Trama
Victor
Frankenstein ama il suo cane Sparky alla follia. Quando Sparky rimane ucciso
dopo essere stato investito da un’auto, Victor viene avvolto dalla tristezza. A
scuola, durante una lezione di scienze, studia come gli impulsi elettrici
abbiano effetto sui muscoli e gli viene un’idea brillante. Sfruttando un
temporale e dei macchinari da lui costruiti, Victor riporta in vita Sparky dopo
averlo riesumato dal cimitero dove era stato sepolto. Victor è estremamente
soddisfatto del risultato ma i vicini di casa sono invece terrorizzati
dall’animale ritornato dal regno dei morti. Sparky, spaventato dalle vicende
che si sviluppano intorno a lui, scappa di casa andando incontro a un grosso
pericolo.
CinePaura pensa che...
Tim Burton, nel lontano 1984 diresse un
cortometraggio intitolato Frankenweenie.
È la storia d’amore di un ragazzino nei confronti del suo cagnolino Sparky.
Tale corto, all’epoca, non ottenne il successo desiderato a tal punto da
costringere la Disney a licenziare un giovane regista con tante idee, troppo
macabre per appartenere a quel mondo costruito per le famiglie e i bambini.
Questo perché il giovane Burton, già nel 1984, aveva già ben chiaro e delineato
quale sarebbe stato il suo genere di cinema. La riscossa avvenne negli anni a
venire, quando il nostro Tim divenne uno dei registi di riferimento dagli anni
’80 in poi, nonché uno dei più amati autori di sempre. Frankenweenie, la rivisitazione canina del Frankenstein di James
Whale, riesce in poco più di venti minuti a racchiudere tutta la poetica e lo
stile che Burton svilupperà con coerenza negli anni a venire e ci mostrerà nei
suoi grandi capolavori come Edward Mani
di forbice o Il mistero di Sleepy Hollow,
giusto per citarne un paio a caso. Come sempre il tema della morte e del
diverso, nella poetica burtoniana, assume connotati fiabeschi e poetici,
elementi di cui Frankenweenie è stracolmo. Girato in uno splendido bianco e
nero, il corto è stato poi sviluppato ed esteso dallo stesso Burton nel lungometraggio
omonimo del 2012, in versione stop-motion. Le citazioni degli horror degli anni
’30 si sprecano e, ovviamente, le più in voga rimangono Frankenstein (1931) e La
moglie di Frankenstein (1935), entrambi di James Whale. Nel cast il giovane
Barret Oliver che, nello stesso anno, ha recitato nell’importante ruolo di
Bastian ne La storia infinita.
Forse non sapevate che...
Nel
cast, oltre a Barret Oliver, sono presenti anche Shelley Duvall (la mitica
Wendy di Shining) e Daniel Stern e
una tredicenne Sofia Coppola
L’accusa
che la Disney mosse contro Burton fu di aver sprecato i soldi della casa di
produzione realizzando un film spaventoso, non adatto alle famiglie. Ora il
film è disponibile sulla piattaforma Disney+
Nella
realtà Daniel Stern aveva soltanto sedici anni in più di Barret Oliver. Nel
film interpreta suo padre
A cura
di Andrea Costantini
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