Godzilla - La recensione

 


La prima mitica apparizione di Godzilla

 

Alcuni pescherecci affondano nel mare del Giappone senza apparente motivo e ciò mette in allerta il Paese pensando a una nuova imminente guerra. Ma la causa degli affondamenti è ancora più sconvolgente: un mostro preistorico gigantesco è emerso dalle acque, devastando ogni cosa capiti sul suo percorso. Tutto il Giappone coopera per cercare di trovare una soluzione per distruggere la creatura ma il mostro sembra essere inarrestabile.




CinePaura pensa che...


Tutte le cose del mondo hanno avuto una prima volta, anche quelle più antiche. E quale è stata la prima volta di uno dei mostri più celebri, devastanti e longevi della storia del cinema? Ve lo diciamo noi: il lontano 1954, anno in cui ha fatto la sua prima apparizione nientepopodimeno che sua maestà Godzilla, il mostro dei mostri, emergendo dal mare del Giappone con tutta la sua imponenza e potenza distruttiva per mano del regista e sceneggiatore giapponese Ishirō Honda.

Contaminato dalle radiazioni degli esperimenti nucleari, il kaiju più famoso di tutti i tempi già settant’anni fa seminava il panico in tutto il Giappone, prima emergendo dalle acque per distruggere l’isola di Odo per poi spingersi fino al cuore del Giappone, straziando la città di Tokyo. Le più grandi menti del Paese si riuniscono per tentare di fermare la sua furia apparentemente implacabile ma nulla riesce contro il colosso.

Godzilla è un film catastrofico e fantascientifico girato a metà del secolo scorso che ha di recente compiuto i settant’anni di età, quindi realizzato con tutti i limiti possibili e immaginabili dell’epoca in termini di trucchi ed effetti speciali. Nonostante ciò, la messa in scena è magistrale. Ciò che scorre sullo schermo è chiaramente e comprensibilmente tutto posticcio, costruito con modellini plastici, costumi e stop-motion ma il bestione che schiaccia e calcia palazzi, treni ed elicotteri è eccezionale e ancora oggi stupisce.

Oltre all’aspetto estetico, ottima anche la costruzione dei personaggi, come lo studioso ambientalista Kyohei Yamane (interpretato da Takashi Shimura) che rispetta il mostro e si oppone alla sua distruzione e lo scienziato Serizawa (il bravissimo Akihiko Hirata), l’inventore del pericoloso esplosivo ad idrogeno che potrebbe risolvere la questione Godzilla ma al tempo stesso attirare l’attenzione delle potenze mondiali.

Effetti speciali a parte, Godzilla da sempre rappresenta la paura della guerra, della minaccia nucleare. A testimonianza di ciò, oltre alle scene di distruzione che ricoprono la maggior parte del minutaggio, ci sono momenti struggenti come i momenti nell’ospedale pieno di morti e feriti o il canto funebre dei bambini. Aggiungiamo che il fatto che sia un film giapponese girato meno di dieci anni dopo l’olocausto di Hiroshima e Nagasaki la dice lunga sul coraggio e sulla potenza narrativa del film. Classico del cinema di importanza rilevante.




Forse non sapevate che...


Il reparto audio della Toho ha provato numerosi ruggiti di animali per Godzilla, ma ha ritenuto che non fossero adatti a un animale di dimensioni così immense. Il direttore musicale del film, Akira Ifukube, ha inventato il ruggito di Godzilla strofinando un guanto di pelle ricoperto di resina grezza su e giù per le corde di un contrabbasso e riverberando il suono registrato.

Una delle leggende più note sulla produzione di questo film vede il regista Ishirô Honda e il direttore degli effetti speciali Eiji Tsuburaya sul ponte di osservazione di uno degli edifici di Tokyo. Stavano pianificando il percorso di distruzione di Godzilla quando alcune persone sul ponte hanno sentito la loro conversazione e hanno chiamato la polizia. I due sono stati fermati e interrogati dalle autorità

Il costume di Godzilla utilizzato per il film era così caldo al suo interno che l'attore Haruo Nakajima spesso sveniva durante le riprese. Secondo l’attore, le temperature all'interno del costume raggiungevano i 60 gradi




Informazioni

Diretto da Ishirō Honda

 

1954

Akira Takarada (Hideto Ogata)
Momoko Kōchi (Emiko Yamane)
Akihiko Hirata (Daisuke Serizawa-hakase)
Takashi Shimura (Kyohei Yamane-hakase)
 

A cura di Andrea Costantini




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