La notte della cometa - La recensione

 


Bella la cometa però...

 

Il passaggio di una cometa vicino alla Terra provoca la polverizzazione di ogni essere vivente tranne alcuni, soltanto sfiorati dalla scia, che si sono trasformati in zombi. Gli unici sopravvissuti al mondo sono soltanto coloro che si trovavano tra pareti di metallo al momento del passaggio della cometa. Tra questi ci sono le due sorelle Regina e Samantha che dovranno affrontare il nuovo mondo apocalittico per sopravvivere. Nel frattempo in un laboratorio segreto alcuni scienziati cercano un antidoto.


CinePaura pensa che...


La cometa che passa vicino alla Terra e che comporta danni non è stata soltanto stata pensata da Stephen King nel racconto Camion del 1978 (diventato poi il film Brivido nel 1986) dove erano le macchine ad impazzire ma ripresa anche qualche anno più tardi, precisamente nel 1984 da Thom Eberhardt nel B-movie La notte della cometa. Niente auto, tagliaerbe o elettrodomestici impazziti a generare l’apocalisse ma soltanto la gente. La vecchia, banalissima gente. O meglio, i pochissimi sopravvissuti che durante il passaggio dell’astro si trovavano rinchiusi tra pareti di metallo. Tutti gli altri esseri viventi che non sono stati polverizzati nel momento del contatto diretto con la scia, si sono trasformati in zombi violenti. Che storia, eh?

Protagoniste sono due sorelle cresciute con un padre militare di quelli con i controcazzi che quindi non hanno paura di nulla. Prendono abbastanza bene il fatto che di punto in bianco la popolazione terrestre si sia trasformata in polvere rossa e che i rimanenti siano diventati spaventosi zombi pericolosi o in procinto di diventarlo. Cercano delle armi e affrontano il loro destino con la tenacia degna dell’A-Team.

Sembra una pacchianata detta così e di certo non siamo nel terreno del cinema d’autore. La notte della cometa è un B-movie praticamente sconosciuto in Italia (ma cult movie negli Stati Uniti) che ha un fascino retrò che fa venire un tocco di nostalgia per un genere di film che non si fa più. La storia funziona, i personaggi pure, in particolare le due ragazze protagoniste, la superficiale Samantha e la cazzuta Regina, tanto improbabili quanto riuscite. Nota di merito alle ambientazioni apocalittiche, carpenteriane e suggestive con protagonista una Los Angeles deserta ricoperta di vestiti a terra e un minaccioso cielo rosso come un perpetuo tramonto.

Non si prende sul serio quasi mai ma riesce a mantenere un equilibrio stabile tra la commedia brat pack e l’orrore fantascientifico. La notte della cometa è un gioiellino sconosciuto ma che merita di essere in qualche modo recuperato.



Forse non sapevate che...


Kelli Maroney ha improvvisato la battuta quando l'arma si inceppa. Il regista Thom Eberhardt ha detto al cast di reagire a qualsiasi evento inaspettato nel personaggio, poiché il tempo e il budget erano limitati e dovevano evitare di ripetere le riprese

Samantha Belmont alla stazione radio dice che sta prendendo richieste da "all you teenage mutant comet zombies". Questo era il titolo provvisorio del film

Le scene di Los Angeles deserta sono state girate all’alba di un normalissimo giorno

I due poliziotti che si vedono in moto nell'incubo di Samantha erano in realtà poliziotti addetti alla sorveglianza che hanno lavorato sul film fermando il traffico in modo che le riprese potessero essere effettuate




Informazioni

Diretto da Thom Eberhardt

 

1984


Catherine Mary Stewart (Regina Belmont)
Kelli Maroney (Samantha Belmont)
Robert Beltran (Hector Gomez)
Sharon Farrell (Doris)

 

A cura di Andrea Costantini



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