Lamiere e sesso in pieno stile Cronenberg
James e Catherine sono sposati ma la loro relazione è aperta e si eccitano raccontandosi a vicenda le relazioni extraconiugali. Dopo che James rischia la vita in un incidente d’auto, conosce un gruppo di persone guidate da Vaughan che ripropongono dal vivo i più celebri incidenti d’auto mortali. James e Catherine si ritrovano coinvolti e da quel momento in poi, le lamiere delle auto distrutte intensificheranno le loro esperienze sessuali.
Un’idea come quella presa dal romanzo di James G. Ballard
non poteva fare altro che stuzzicare il palato di uno come David Cronenberg,
autore di culto in grado di miscelare la morbosità del sesso con la carne e la
tecnologia. E Crash forse raggiunge
la summa della sua poetica mettendo in luce il rapporto malsano tra la macchina
e corpo umano. Un gruppo di persone trae eccitazione dagli incidenti
automobilistici. Questo è quanto. Non vi basta? Non siamo dalle parti di Titane della Ducournau dove il metallo
delle auto diventava parte dell’io in qualche metafisica e filosofica maniera.
Qui no.
Queste persone sono eccitate dai rottami e vogliono
scoparci in mezzo. Più l’incidente è grave e le ferite profonde, meglio è.
Fatevene una ragione, non cercate messaggi nascosti. Crash è pornografia metallica. Ma fermi un attimo però, stiamo
parlando di Cronenberg, un uomo che ha fatto della manipolazione della carne la
sua poetica. Non è la tecnologia qui a diventare parte integrante della carne
(come per esempio avveniva in Videodrome)
bensì le lamiere accartocciate trasudanti umori e sangue a scatenare
l’eccitazione di un manipolo di persone che vedono negli incidenti
automobilistici linfa vitale per le loro pulsioni. Un Cronenberg nel pieno
della sua seconda fase, quella iniziata qualche anno prima con Inseparabili in
cui il soprannaturale viene messo da parte senza perdere di vista lo stile, le
perversioni, i fantasmi interiori. Mai come in Crash viene sbattuta in faccia allo spettatore la poetica della
carne vista come mero strumento sessuale.
Lamiere, cicatrici e orgasmi si fondono in un’unica cosa,
in un gioco che diventa sempre più pericoloso. Si scherza con la vita e questo
eccita, sempre di più. Un thriller erotico per palati grezzi e non per
perbenisti, permeato di sesso dalla prima all’ultima scena. Anche quando non ci
sono rapporti sullo schermo, la tensione erotica è sempre alta (come nella
simulazione dell’incidente di James Dean) ma ora della fine un po’ stanca.
Atmosfera e recitazione volutamente asettiche, per esaltare il distacco dei
protagonisti dalla vita reale e immergerli completamente nelle loro perversioni.
Forse non sapevate che...
Il protagonista si chiama James Ballard, proprio come lo scrittore del romanzo
Le scene di sesso tra James Ballard e la sua segretaria sono state girate ma tagliate perché il regista David Cronenberg riteneva che la chimica tra gli attori fosse troppo buona, contravvenendo alla natura di tutte le altre relazioni nel film
L'agente di David Cronenberg pensava che dirigere questo film gli avrebbe rovinato la carriera e lo pregò di dirigere invece Il giurato (1996), che gli era stato recentemente offerto. Cronenberg rifiutò, realizzò questo film e trovò un nuovo agente
Informazioni
Diretto
da David Cronenberg
1996
James Spader (James Ballard)
Holly Hunter (Helen Remington)
Elias Koteas (Vaughan)
Deborah Unger (Catherine Ballard)
Rosanna Arquette (Gabrielle)
A cura
di Andrea Costantini
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