Nightmare - La recensione

 


Un discreto Nightmare che viene schiacciato dal confronto

 

Gli adolescenti che abitano in Elm Street stanno sognando tutti lo stesso uomo. Indossa un cappello, un maglione rosso e verde e un guanto con lame affilate al posto delle dita. Il problema è che quando l’uomo in questione, che si fa chiamare Freddy, uccide nel sogno, il malcapitato muore anche nella realtà. Ma c’è sotto qualcosa di losco in tutta questa vicenda e Heather indaga con il supporto dei suoi amici. Ma la carenza di sonno e gli incubi sempre più pericolosi non le permettono di rimanere al sicuro.


CinePaura pensa che...

Alla fine ce l’abbiamo fatta e, dopo dodici anni dalla sua uscita, abbiamo trovato il coraggio di vedere il remake di Nightmare, diretto da Samuel Bayer nel 2010. E come reazione non possiamo fare altro che accodarci ai commenti di tutti coloro che hanno accolto il film con lanci di pomodori. Non perché sia un film così pessimo (bellissimo proprio non lo è, sia chiaro, ma funziona) bensì per un motivo ben più evidente: è inevitabile il confronto con l’originale. Di norma un progetto come questo parte già zoppo ancora quando è soltanto un foglio di carta scarabocchiato.

Un tizio una mattina si sveglia ed esclama “perché non rifacciamo un nuovo Nightmare?”. Un amico, un collega dovrebbe prendere da parte tale tizio, parlare con calma e domandare “ma sei proprio sicuro di quello che stai dicendo? Guarda che Nightmare di Craven è un capolavoro, non riuscirai a fare di meglio”. Il tizio in questione, che se ne frega dei consigli degli amici, decide di procedere per la sua strada e prende il classico del cinema in questione che, tra le altre cose, ha un babau come protagonista che ha fatto la storia e ne fa un remake. Non ci siamo, caro tizio, proprio non ci siamo. O sei un fottutissimo genio che riesci a rivedere il tutto a modo tuo, mantenendo lo spirito dell’originale ma modernizzandolo, e andando a migliorare dei personaggi (che sono già al top), allora ce la puoi fare. Altrimenti qualsiasi cosa sfornerà la tua macchina da presa sarà per sempre soggetto di bullismo da parte di tutti coloro che hanno apprezzato il primo lavoro.

E il Nightmare di Bayer fa proprio questa fine. Sebbene sia un film realizzato in maniera egregia, con una sceneggiatura che dettaglia qualche aspetto di Freddy Krueger solo sottointeso nella serie ideata da Craven e mettiamoci anche un buon ritmo, in ogni singola scena lo spettatore pensa che Craven ha fatto meglio. La scena del letto e del sangue? Craven l’ha fatta meglio. Il momento in cui il cadavere viene trascinato via da una presenza invisibile? Craven l’ha fatto meglio. Quindi, un film che poteva avere del potenziale, viene demolito dal paragone. E poi Freddy proprio non funziona. Englund è imbattibile e su questo non si discute ma Jackie Earle Haley nemmeno ci prova a mettersi sullo stesso livello. Se lo avessero intitolato in un altro modo, anche Pinco Pallino uccide nei sogni, e se al posto di Freddy Krueger avessero messo un altro villain, sarebbe stato decisamente meglio. 



Forse non sapevate che...

Ha incassato 112 milioni in tutto il mondo, risultando un discreto successo commerciale

Il maglione di Freddy è stato lavorato a maglia da Judy Graham, la stessa donna che creato l’originale in Nightmare - Dalprofondo della notte (1984).

Per girare la prima scena, l’attore Kellan Lutz ha scelto di non dormire per alcune notti per entrare al meglio nel ruolo

A Heather Langenkamp fu offerto un cameo come cameriera nella prima scena ma ha rifiutato



Informazioni

 

Diretto da Samuel Bayer

 

2010

Rooney Mara (Nancy Holbrook)
Jackie Earle Haley (Freddy Krueger)
Kyle Gallner (Quentin Smith)
Katie Cassidy (Kris Fowles)
Thomas Dekker (Jesse Braun)

 

A cura di Andrea Costantini



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