Un esercizio di stile d'impatto ma che trasmette emozioni
asettiche
Regia di Oz Perkins
2015
Emma Roberts (Joan)
Kiernan Shipka (Kat)
Lucy Boynton (Rose)
James Remar (Bill)
Lauren Holly (Linda)
Greg Ellwand (Pare Brian)
Trama
Mentre
tutte le altre ragazze sono tornate a casa per le vacanze invernali, Rose e Kat
rimangono nel collegio cattolico di Bramford perché i loro genitori non sono
venuti a prenderle a causa di misteriosi imprevisti. Rose è preoccupata del
figlio non desiderato che porta in grembo mentre Kat si comporta in maniera
strana, quasi fosse posseduta da una forza oscura, attratta prepotentemente
dalla caldaia dell’istituto. Nel frattempo, un’altra ragazza, Joan, sta
cercando di raggiungere il collegio per motivi sconosciuti. A darle un
passaggio in macchina ci sono Bill e Linda, una coppia di distinti signori che
stanno portando i fiori sulla tomba della figlia morta nove anni prima.
CinePaura pensa che...
Il regista Osgood Perkins, per gli
amici Oz, è uno che ci tiene a fare un certo tipo di cinema, indipendentemente
da ciò che la gente desidera vedere. Il suo primo film da regista, The Blackcoat’s Daughter, trasformato
poi in Italia con February – L’innocenza
del male, ne è un classico esempio. Il regista poi avrà modo di confermarci
il suo stile nel successivo Sono la bella
creatura che vive in questa casa. Si tratta di opere astratte, in cui la
narrazione temporale e il tempo stesso non seguono regole ben precise. February, in particolare, racconta
storie accadute in periodi diversi come se il tempo non fosse mai passato. Il
ritmo è piatto e la recitazione è buona (soprattutto la sempre brava Kiernan
Shipka). Tuttavia la proiezione del film (e anche dei suoi lavori futuri) la si
vive nell’incertezza. Si ha il dubbio continuo che le sue opere siano puro e
sconclusionato esercizio di stile piuttosto che perle d’autore di (indubbio)
impatto visivo. Purtroppo per il film d’esordio di Perkins, sebbene la componente
visiva e scenografica sia ben costruita, l’ago della bilancia propende più per
la prima opzione in quanto le emozioni trasmesse durante il film sono
asettiche. Inoltre la presenza sovrannaturale di conigliesca ispirazione,
mostrata in alcune brevi scene, non ottiene decisamente l’impatto visivo
desiderato. Un film impegnativo, sicuramente non adatto a una serata di svago
che lascia perplessi dopo la visione.
Forse non sapevate che...
Il
regista è il figlio di Anthony Perkins, il celeberrimo Norman Bates di Psycho
February era il titolo previsto all’inizio per
il film, semplicemente per il mese in cui è ambientato. È stato poi sostituito
con il ben più efficace The Blackcoat’s
Daughter
Bramford
è il nome del condominio in cui vivono Rosemary e Guy nel libro e nel film Rosemary’s Baby
A cura
di Andrea Costantini
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