Contagion - La recensione


La pandemia secondo Steven Soderbergh. Ovvero secondo tutti quanti

Regia di Steven Soderbergh

2011

Marion Cotillard (Leonora Orantes)
Matt Damon (Mitch Emhoff)
Laurence Fishburne (Ellis Cheever)
Jude Law (Alan Krumwiede)
Gwyneth Paltrow (Beth Emhoff)
Kate Winslet (Erin Mears)


Trama

Dopo essere stata in viaggio d’affari a Hong Kong, Beth Emhoff cade vittima di una strana malattia. Sebbene inizialmente i sintomi siano quelli di una normale influenza, nel giro di pochi giorni la donna muore. Inconsapevolmente, Beth si trasforma nel paziente zero di quella che, nell’arco di poche ore, sarebbe diventata una pandemia di proporzioni mondiali. Il tasso di mortalità è molto alto e virologi e scienziati lavorano giorno e notte per isolare il virus e trovarne una cura. Mentre il mondo soffre e muore, le false notizie volano in internet grazie al blogger Alan Krumwiede che vuole a tutti i costi convincere il mondo che la forsizia, una cura omeopatica, sia il rimedio a tutti i mali, guadagnando milioni di visite sul proprio blog.



CinePaura pensa che...

Dire che qualche anno fa, precisamente nel 2011, il prolifico e poliedrico regista Steven Soderbergh ci aveva visto davvero lungo è un eufemismo bello e buono. Ben 9 anni or sono, infatti, il regista si era cimentato con una pellicola dalle tinte horror che trattava di un virus sconosciuto che generava una pandemia, tra paure, dubbi e false notizie. Vi ricorda qualcosa? Il film in questione è Contagion e, visto con gli occhi dell’essere umano del 2020, fa davvero spavento. Le analogie con la realtà che tutti stiamo vivendo sono molte (il contatto, le mascherine, la diffusione, cure vere e ipotetiche, vaccini e la diffusione di news e fake news) e lo rendono un film ben realizzato e preciso nelle spiegazioni, più un manuale di sopravvivenza che una pellicola di intrattenimento. Al di là delle analogie, il film ha lo stampo quasi documentaristico, i colori sono smorzati e il montaggio veloce. Non è importante la trama nel lavoro di Soderbergh ma il messaggio che esso vuole passare ovvero una narrazione fredda e schematica di come un nuovo virus possa generare panico nel mondo intero. Una sfilza di star al suo servizio (Gwyneth Paltrow, Matt Damon, Lawrence Fishburne, Kate Winslet, Jude Law, Marion Cotillard), tutte pronte a essere contagiate e soffrire nel peggiore dei modi. Quella che una volta era fantascienza, ora è la realtà. Vedere per credere.



Forse non sapevate che...

A causa del CoVid-19 il film ha riscosso un secondo notevole successo. In una lista stilata dalla Warnes Bros, a dicembre 2019 Contagion era al 270 posto nel catalogo mentre a inizio 2020 il film è balzato al secondo posto, dietro a Harry Potter


Come promozione al film, la Warner Bros ha costruito a Toronto due enormi piastre di Petri coltivate con funghi e batteri. Man mano che i giorni passavano, i batteri, riproducendosi, hanno formato il titolo del film e il simbolo del biohazard

Il film ha incassato un totale di 136 milioni di dollari

Marion Cotillard era incinta di sei mesi alla fine delle riprese


A cura di Andrea Costantini




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