Pearl - La recensione

 


Prequel di X con una straordinaria Mia Goth

1918. La giovane Pearl vive nella fattoria di famiglia insieme alla madre molto religiosa e al padre infermo. Il marito è in guerra e la ragazza passa le sue giornate tra gli animali della fattoria e il sogno di lasciare quella vita grama e diventare una star del spettacolo. La madre tuttavia fa di tutto per metterle i bastoni tra le ruote e quando avrà l’occasione di partecipare a un’audizione come ballerina, le cose precipiteranno in maniera irreversibile.


CinePaura pensa che...

 

Ti West è senza ombra di dubbio uno dei più talentuosi autori horror del nuovo millennio. Il suo stile, la messa in scena zelante e skills non indifferenti in sceneggiatura hanno generato film del calibro di The Innkeepers, The House of the Devil e X – A Sexy Horror Story, veri e propri horror con le palle. È proprio con quest’ultimo che il regista statunitense ha deciso di esplorare il territorio della trilogia realizzando Pearl, secondo film che è in realtà un prequel.

Pearl riprende il personaggio della temibile vecchietta di X nelle fasi della sua gioventù quando viveva in una fattoria divisa tra sogni hollywoodiani, mucche e genitori parecchio problematici. Una madre religiosa che la odia, un padre paralizzato che la osserva con malizia e i sogni di Pearl vanno in frantumi ancora prima di prendere forma. Non solo i sogni ma anche il raziocinio vacillante della ragazza assieme alla determinazione la renderanno disposta a tutto pur di andarsene dalla fattoria e sfondare nel mondo dello spettacolo. Come in passato, anche in questo caso, Ti West fa centro. Pearl è un lavoro in cui è difficile trovare qualcosa fuori posto, sotto tutti gli aspetti.

Tecnicamente è impeccabile, la sceneggiatura non ha una sbavatura e il declino di Pearl è coerente e percepibile scena dopo scena. Poi con un’attrice come Mia Goth nei panni della protagonista, Ti West vince facile. L’attrice realizza l’interpretazione della vita in grado di sostenere monologhi agghiaccianti di quasi dieci minuti oppure risate forzate alternate a pianti, senza nessuno stacco di camera. Un secondo capitolo coerente con il primo ma diverso sotto alcuni aspetti, che approfondisce nel dettaglio un personaggio destinato a diventare fondamentale nella cinematografia horror.



Forse non sapevate che...                      

Il terzo capitolo della trilogia si intitola MaxXxine e uscirà nel 2024, con Mia Goth ancora nei panni della protagonista

Le riprese si sono tenute in Nuova Zelanda, negli stessi set utilizzati per X, subito dopo la fine delle riprese

Tandi Wright che interpreta la madre di Pearl ha imparato il tedesco in pochissimo tempo. Lo parlava talmente bene che è riuscita a ingannare due membri della troupe, realmente tedeschi

Il coccodrillo di Pearl si chiama Theda, in onore di Theda Bara, una star del cinema muto nonché uno dei primissimi sex symbol

Per prepararsi al film Ti West ha suggerito a Mia Goth di prendere spunto da Il mago di Oz (1939) e Che fine ha fatto Baby Jane?(1962)

La sceneggiatura è stata scritta a quattro mani da Ti West e Mia Goth via Facetime durante l’isolamento dovuto al Covid in Nuova Zelanda



Informazioni

Diretto da Ti West

 

2022

Mia Goth (Pearl)
David Corenswet (proiezionista)
Tandi Wright (Ruth)
Matthew Sunderland (padre di Pearl)
Emma Jenkins-Purro (Mitsy)

A cura di Andrea Costantini



 

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