The Amusement Park - La recensione

 


Il film perduto di Romero


Un signore racconta le difficoltà che le persone di una certa età incontrano nella vita di tutti i giorni e, soprattutto, il modo in cui esse vengono trattate e relegate ai margini di una società che non le considera più efficienti. L’uomo entra in una stanza bianca dove incontra se stesso, ferito e spaventato. La copia lo ammonisce di non varcare la porta della stanza ma l’uomo non segue il consiglio ed entra. Si ritrova in un luna park in cui gli anziani vengono trattati come esseri non più utili alla società.


CinePaura pensa che...


Nel 1973 una società luterana incaricò il regista George Romero di girare un docu-fiction che descrivesse le condizioni difficili in cui vivono gli anziani puntando il dito in particolare sull’abuso senile e quello che viene definito “ageismo” ovvero la discriminazione nei confronti delle persone di una certa età. The Amusement Park doveva essere un documentario educativo, che mostrasse come gli anziani venissero considerati “inutili” per la società e relegati in un angolo, quasi fossero un fastidio.

Avrebbe dovuto essere così ma Romero, autore sperimentale che aveva appena dato il via allo zombie come lo conosciamo oggigiorno, ha messo tutto il suo talento in un’opera che parla sì della condizione geriatrica di cui sopra, ma lo ha fatto a modo suo. Il risultato è un mediometraggio (dura poco più di 50 minuti) alienato e surreale, angosciante a tal punto che la società accantonò il progetto e il film finì in un limbo dimenticato da tutti fino al 2019, quando venne riscoperto e restaurato. Nel film Lincoln Maazel interagisce con una versione di se stesso, ferita e devastata, la quale lo ammonisce di non varcare la porta della stanza bianca in cui si trova.

L’uomo ignora il consiglio di se stesso e finisce in un luna park in cui giovani e anziani convivono, solo che questi ultimi sono trattati come zavorre inutili in tutto e per tutto. Romero utilizza le attrazioni del luna park per costruire situazioni di tensione ma anche per simulare attimi di vita reale in cui gli anziani si trovano quotidianamente (la patente per guidare gli autoscontri, per esempio). Tutto aleggia in uno limbo sognante negativo, molto vicino all’incubo che fa riflettere. Sperimentale, mostra con orrore il destino di tutti noi.




Forse non sapevate che...


Il film è stato girato nel 1973 ma è scomparso nel nulla fino al 2017. Due anni più tardi è stato restaurato in 4k da IndieCollect e distribuito da Midnight Factory in home video, all’interno del cofanetto dedicato a Romero

È stato girato nel parco di divertimento di West View, in Pennsylvania. Le riprese sono durate tre giorni.

L’attore protagonista Lincoln Maazel, nel film rappresenta un anziano molto in là con gli anni. L’attore in realtà è vissuto ancora a lungo, altri 36 anni fino a raggiungere la veneranda età di 106 anni

Lincoln Maazel ha recitato anche in altri film di Romero, tra cui Wampyr del 1976




Informazioni

 

Regia di George A.Romero

 

1973

Lincoln Maazel (se stesso)

 

A cura di Andrea Costantini



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