Interceptor - La recensione

 


Mad Max, il caposaldo del cinema distopico


In un’Australia in cui regna la criminalità si muove Max Rockatansky, poliziotto buono ma determinato a sconfiggere il crimine e deve vedersela con una banda di motociclisti. Il gruppo, guidato dal sadico Toecutter è in cerca di vendetta dopo che il loro compagno Nightrider è stato ucciso dalla polizia durante un folle inseguimento in auto.




CinePaura pensa che...

George Miller, uno sconosciuto australiano, nel 1979 ha avuto un’idea geniale ma non aveva tanti soldi a disposizione, anzi veramente pochissimi. E che cosa ha fatto allora? Ha gettato forse la spugna e non ha realizzato il suo film? No, anzi, ha compiuto il miracolo realizzando Interceptor, primo capitolo della fortunata, ma cosa dico, fortunatissima saga di Mad Max.

Interceptor è uno dei capisaldi della cinematografia distopica, un film girato con più idee che soldi, che nel giro di pochissimo è diventato un cult movie di quelli imprescindibili. Cinema underground che fonde fantascienza distopica (qui accennata, il vero post-apocalisse arriverà con i capitoli successivi) con il road movie, ambientato un’infernale Australia deserta e amorale in cui la criminalità la fa da padrona e bande di balordi scorrazzano per le strade terrorizzando e saccheggiando senza pietà.

In questo scenario desolato e pericoloso si muove Max Rockatansky, giovane poliziotto dedito al lavoro e alla famiglia, alle prese con un gruppo di criminali invasati che se la prende con lui e con la sua famiglia. Inseguimenti mozzafiato e trucchi incredibili visto il budget ridicolo lo hanno reso un successo commerciale senza precedenti, lanciando sia George Miller come regista, sia Mel Gisbon (qui al suo primo ruolo importante). Un classico.



Forse non sapevate che...

Il film è stato il più grosso successo cinematografico rapportato al costo, rimanendo nel Gunness dei Primati per vent’anni. Con un budget di circa 200 mila dollari ne ha incassati nel mondo oltre 100 milioni. È stato battuto da The Blair Witch Project nel 1999

È stato fonte di ispirazione per diverse opere in futuro, una tra le tante la serie animata di Ken il Guerriero che ne riprende ambientazioni e stile di alcuni personaggi

La saga di Mad Max è attualmente costituita da quattro film: Interceptor (1979), Interceptor - Il guerriero della strada (1981), Mad Max oltre la sfera del tuono (1985) e Mad Max: Fury Road (2015)

Hugh Keays-Byrne interpreta due personaggi differenti all'interno della serie, sempre nel ruolo dell'antagonista principale: qui interpreta il capo della banda dei motociclisti Toecutter mentre in Mad Max: Fury Road, interpreta il crudele tiranno Immortan Joe

L’auto che usa Max è una V8 Interceptor, costruita sulla base di una Ford Falcon XB GT Coupé del 1973. Il compressore volumetrico installato sul cofano non era in realtà funzionante



Informazioni

 

Regia di George Miller

 

1979

Mel Gibson (Max Rockatansky)
Joanne Samuel (Jessie Rockatansky)
Hugh Keays-Byrne (Toecutter)
Steve Bisley (Jim "Goose" Rains)
Tim Burns (Johnny the Boy)

 

A cura di Andrea Costantini



Nessun commento:

Posta un commento