Ettolitri
di sangue e membra direttamente da Taiwan
A Taiwan scoppia una pandemia che inizia come un normale raffreddore ma nel giro di poco trasforma le persone in assassini pervertiti. Mentre in città il caos dilaga, Jim e Kat, due fidanzati, cercano in ogni modo di ricongiungersi ma non sarà così semplice. Gli infetti sono ovunque e sono assetati di sangue.
CinePaura pensa che...
Ora che la pandemia si sta trasformando giorno dopo
giorno in un brutto ricordo, arriviamo noi di Cinepaura a parlarvi di una nuova
infezione, quella del virus che prende il sopravvento in The Sadness. Diretto
dal canadese (ma che vive a Taiwan) Rob Jabbaz, il virus-movie in questione
punta a mostrare il lato peggiore dell’essere umano. Le persone contagiate non
solo perdono del tutto la loro anima ma emerge dal loro subconscio anche il
lato più perverso. Il risultato è la città piena di zombie assassini pervertiti
che smembrano e violentano i pochi rimasti non ancora contagiati.
Vi possiamo dire che la trama non è mai stata l’obiettivo
di Jabbaz quando decise di cimentarsi nella realizzazione del film. C’è un
virus, se lo beccano tutti e succede il casino. Questa è la trama. L’aspetto su
cui The Sadness punta è la violenza
più becera ed esagerata. Noi poveri spettatori assistiamo a veri e propri
massacri con fiumi di sangue e membra, violenze sessuali ripugnanti (la scena
dell’occhio, per esempio) e orge emoglobiniche tra infetti.
È evidente che l’idea del film fosse quella di mostrare
il lato più ripugnante dell’uomo e il titolo stesso (la tristezza) faceva pensare
a qualcosa di emotivamente devastante. In realtà non è così. È un
divertissement strapieno di sangue ed effetti speciali (davvero fantastici) ma
che non è così toccante come avrebbe dovuto. La devastazione dell’anima è solo
un pretesto per mostrare violenza ma non si riesce a provare compassione,
nemmeno per un secondo, per l’orrore che scorre sullo schermo. Ma va bene così,
di tristezza nel mondo ce n’è già abbastanza quindi, tolto l’aspetto emotivo
assente, The Sadness rimane uno splatterone
come non se ne vedeva da tempo.
Forse non sapevate che...
La maggior parte degli effetti speciali non sono stati realizzati in computer grafica
A causa della pandemia e dei regolamenti governativi, le riprese in metropolitana e in ospedale non erano possibili, quindi i set sono stati costruiti in studio
Il cartone animato che si vede all’inizio del film è un cortometraggio diretto dal regista Rob Jabbaz
Il film è disponibile in home video Limited Edition a cura di Midnight Factory
Informazioni
Regia di Rob
Jabbaz
2021
Berant
Zhu (Jim)
Regina
Lei (Kat)
Tzu-Chiang
Wang (assassino della metro)
A cura di Andrea Costantini
Un infantile rip-off di Crossed che punta ad arrivare a "quella" scena ormai tristemente famosa e che mi ha lasciata satura, stufa e depressa dopo una mezz'oretta scarsa. Mi sa che sono troppo vecchia per queste stron**te!
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