Dal
romanzo di King la nuova versione della pirocinetica Charlie
La piccola Charlie vive con la madre e il padre con la
costante paura che il suo potere esploda all’improvviso. Charlie il dono di
dare fuoco alle cose con il pensiero, a causa di un esperimento andato male a
cui si sono sottoposti i genitori prima che lei nascesse. Ora il suo dono sta
riemergendo e il laboratorio responsabile dei test vuole catturarla per studiarla.
CinePaura pensa che...
Si sa, portare i racconti di zio Stephen su pellicola non
è cosa semplice. In tanti ci hanno provato e in pochi ci sono riusciti. In
particolare c’è un romanzo del Re dell’horror che non riesce proprio a emergere
sulla cellulosa. Si tratta de L’incendiaria,
del 1980, in cui la piccola Charlie gode del potere della pirocinesi con
effetti devastanti. Al terzo tentativo (dopo il fiacco Fenomeni paranormali incontrollabili del 1984 e la miniserie tv L’incendiaria del 2002) entra a gamba
tesa il guru dell’horror Jason Blum il quale ormai ha le mani in pasta
dappertutto e affida la regia a Keith Thomas (The Vigil).
Sebbene il nuovo adattamento non sia affatto da buttare,
anche il film di Thomas non riesce a trasmettere le sensazioni del romanzo di
King. Parte bene con una buona presentazioni dei personaggi e una costruzione
dell’attesa. Capiamo subito le potenzialità di Charlie e non vediamo l’ora di
assistere all’apocalisse in stile Carrie ma questo non avviene. La conclusione
della vicenda è troppo fiacca e televisiva. Charlie è una potenza sovrumana,
uno dei personaggi più potenti mai creati da King e in questo Firestarter aveva tutte le carte in
regola per fare un disastro di proporzioni bibliche.
E invece si appiattisce proprio quando dovrebbe
esplodere, nel laboratorio, in cui addirittura emergono limiti di budget non
indifferenti (quasi di fatica a vedere il fuoco). Tuttavia, finale a parte, il
film regge bene, è scorrevole e punta a mostrare in parte il conflitto
interiore di Charlie. Il suo è un dono o una maledizione? Forse entrambe le
cose e la piccola non può fare altro che ascoltare il suo cuore e agire
nell’unico modo possibile per sfuggire al impervio destino: distruggere.
Aspettiamo un quarto adattamento, allora. Forse in quello riusciranno a mostrare
realmente ciò che Charlie è in grado di fare. Colonna sonora incalzante a cura
del maestro John Carpenter.
Forse non sapevate che...
John Carpenter, che qui cura le musiche, era stato scelto per dirigere il primo adattamento, andato poi a Mark L. Lester. Carpenter girò invece l’adattamento di un altro horror di King, Christine (1983)
Quando Charlie interagisce con il gatto, sul bidone dell’immondizia si vede la scritta Joyland, chiara citazione dell’omonimo romanzo di King
La
birra che Irv offre ad Andy è etichettata "Ayuh", una frase
nord-orientale simile a "sì" che è fortemente presente negli scritti
di Stephen King
Informazioni
Regia di Keith
Thomas
2022
Zac Efron (Andrew
'Andy' McGee)
Ryan Kiera Armstrong (Charlene 'Charlie' McGee)
A cura di Andrea Costantini
Non mi è dispiaciuto ma l'ho trovato comunque floscio anche se la ragazzina ci mette del suo e mette davvero inquietudine.
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