Ambientazione
spettrale per un film che funziona alla grande ma solo per metà
Chris, Natalie e Amanda partono da Los Angeles per un tour europeo che tocca anche Kiev dove vive Paul, il fratello di Chris. Giunti nella città ucraina i ragazzi si fanno coinvolgere in un’escursione estrema a Pryp"jat', la città fantasma a ridosso della centrale nucleare di Chernobyl. Giunti sul posto ciò che trovano è desolazione, abitazioni abbandonate e animali selvaggi pericolosi. Ma la vera minaccia arriva quando l’auto del gruppo non riparte a causa di un danno al motore provocato da qualcuno.
CinePaura pensa che...
Quale posto migliore per ambientare un horror se non
nella città fantasma più tristemente celebre di sempre? Pryp"jat', in
Ucraina, evacuata in fretta e furia dopo il disastro della centrale nucleare di
Chernobyl non è altro che uno spettrale ammasso di case disabitate in cui la
natura sta riprendendo possesso di tutto. E su questo punto in particolare che Chernobyl Diaries, diretto da Bradley
Parker e sceneggiato dal papà di Paranormal
Activity Oren Peli, spinge facendo centro, almeno nella prima parte di film.
I primi quaranta minuti sono un crescendo continuo di
tensione in cui la lugubre città, sebbene ricostruita, è al centro
dell’attenzione. I protagonisti si muovono in uno scenario deserto, drammatico
e pullulante di tragici ricordi dove la centrale sullo sfondo, oggetto di
fotografie ricordo di dubbia moralità, è uno spaventoso monumento alla
devastazione e alla morte. Nella seconda parte invece si perde l’atmosfera
radioattiva e desolante descritta poco fa per lasciar spazio all’horror più
classico con mutazioni e mutanti, orrori sepolti nei sotterranei e protagonisti
che cadono come mosche.
Solite cose che si vedono praticamente in ogni horror,
insomma. Ed è proprio un peccato che quest’ultima parte si canonizzi senza
sviluppare qualcosa di meno visibile e più oscuro. Un dubbio ci rimane e non
possiamo non condividerlo: per quale motivo questi sventurati protagonisti
utilizzano i telefoni per fare filmati e non per chiamare aiuto? Misteri di
Chernobyl. In ogni caso, facezie a parte, il film merita una visione per almeno
due motivi: tutta la prima angosciante parte e l’infarto assicurato nella scena
dell’orso.
Forse non sapevate che...
La città di Pryp"jat' è stata fedelmente ricostruita nei pressi di un ex aeroporto sovietico in Ungheria
Sui titoli di coda si può ascoltare No Reflection di Marylin Manson
Informazioni
Regia di Bradley Parker
2012
Devin
Kelley (Amanda)
Jonathan Sadowski (Paul)
Olivia Taylor Dudley (Natalie)
Jesse McCartney (Chris)
Ingrid Bolsø Berdal (Zoe)
Nathan Phillips (Michael)
A cura di Andrea Costantini
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