We Summon the Darkness - La recensione

 


Ragazze sexy, musica heavy metal e sette sataniche

 

Alexis, Beverly e Val sono in viaggio dirette al concerto di uno dei loro gruppi preferiti, i Soldiers of Satan. Qui incontrano tre ragazzi, attraenti e interessanti e con loro decidono di passare il post concerto, gozzovigliando tra alcolici e giochi della verità. Durante il divertimento la situazione precipita a causa di una setta satanica i cui membri compiono omicidi nei paraggi.


CinePaura pensa che...

Ragazze sexy, musica heavy metal e sette sataniche sono gli elementi che costruiscono We Summon the Darkness, thriller dalle tinte horror ma anche un po’ comedy e anche un po’ sensuale uscito nel 2019 per mano del regista Marc Meyers (autore della versione americana de Il capitale umano). E quando questi tre elementi vengono messi insieme ci sono buone possibilità che il film sia o una bomba o una cagata pazzesca. Nel caso di We Summon the Darkness, le regole non valgono e si piazza esattamente nel mezzo, senza infamia e senza lode.

Niente capolavori all’orizzonte ma intrattenimento da cervello spento per un’oretta e mezza. Il film parte col piede giusto con l’introduzione dei personaggi che si arrabattano tra viaggi in furgone, bottiglie di alcolici e citazioni metallare. Tre ragazze strizzate nei loro abitini in pelle, si recano a un concerto metal dei Soldiers of Satan mentre nei dintorni una setta satanica miete vittime a frotte. Sono diversi i rimandi a Non aprite quella porta e il destino delle ragazze non si presenta tra i più rosei. Ma le apparenze ingannano. Dal momento del plot twist in poi però le cose si complicano, non per le ragazze ma per lo spettatore che si ritrova ad assistere a un ramp up tensivo poco incisivo, più dettato dalla casualità che da una vera e proprio sceneggiatura.

Zero sesso (e questo è un male per un film del genere) e troppo poco splatter con una regia particolarmente incentrata sui glutei delle protagoniste. Calcando di più sulle due “S” fondamentali (Sesso e Sangue) sarebbe venuto fuori qualcosa di migliore. Cast piacevole e Alexandra Daddario, sebbene non sia da Oscar, è sempre un bel vedere.



Forse non sapevate che...

È stato girato in 16 giorni

La canzone suonata al concerto è Black Funeral dei Mercyful Fate



Informazioni

 

Diretto da Marc Meyers

 

2019

Alexandra Daddario (Alexis Butler)
Keean Johnson (Mark)
Maddie Hasson (Val)
Amy Forsyth (Beverly)
Logan Miller (Kovacs)
Austin Swift (Ivan)

 

A cura di Andrea Costantini



Nessun commento:

Posta un commento