Basic Instinct - La recensione

 



Cult anni ’90 con una Sharon Stone indimenticabile

 

San Francisco. La star del rock Johnny Boz viene trovato morto nel suo letto, ucciso con un punteruolo da ghiaccio durante un amplesso. Il detective Nick Curran si occupa del caso e le indagini portano i suoi sospetti su Catherine Tramell, una sensuale donna con la quale Boz aveva passato la notte. Nonostante sia la principale sospettata, tra Curran e la Tramell nasce qualcosa e instaurano una relazione morbosa e pericolosa.


CinePaura pensa che...


Cult movie e campione di incassi degli anni ’90, il film di Verhoeven è un noir ad alto tasso erotico passato alla storia non tanto per la qualità artistica della pellicola stessa quanto per la presenza provocante di Sharon Stone, femme fatale protagonista di diverse scene senza veli tra cui il momento clou del film in cui accavalla le gambe durante l’interrogatorio, nel quale l’assenza di biancheria intima non lascia spazio all’immaginazione.

Queste sono le ragioni per cui il film si fa ricordare, per la massiccia dose di erotismo e per la scena di cui abbiamo parlato poco fa, ma spesso è sottovalutato a livello artistico. E invece il film di Verhoeven, mutandine a parte, ha il suo perché e ha tutte le caratteristiche del noir più classico. Interrogatori, poliziotti alcolizzati in giacca e cravatta, sigaretta sempre accesa, bugie e donne pericolose e sensuali. La trama infittita da pedinamenti, omicidi e conturbanti scene di sesso particolarmente esplicite lo rendono un cult degli anni ’90 che non ha nulla da invidiare ai classici del genere in bianco e nero. Finale aperto a diverse interpretazioni, con quel punteruolo, abbandonato sotto il letto ma ancora in agguato.

Protagonisti eccellenti, oltre alla già citata Sharon Stone un Michael Douglas teso e fastidioso e una promiscua Jeanne Tripplehorn, nel ruolo della psicologa che nasconde più di uno scheletro nell’armadio.




Forse non sapevate che...


Il film è stato candidato a due premi Oscar, miglior colonna sonora a Jerry Goldsmith e miglior montaggio

Sharon Stone ha ammesso, a proposito della celebre scena dell’interrogatorio, che non pensava sarebbe diventata una scena così erotica. Stando al suo racconto, poco prima di girare la scena, Paul Verhoeven le avrebbe chiesto di sfilare le mutandine bianche perché si vedevano nella ripresa, ma l’aveva altresì rassicurata che alla fine non si sarebbe notato nulla. Sentendosi tradita, lo ha schiaffeggiato.

Il film è stato molto criticato alla sua uscita per diverse ragioni, in primis per il massiccio uso di scene di sesso violento. Attivisti omosessuali hanno cercato di boicottare il film per il modo in cui vengono mostrati e trattati e infine sono piovute critiche anche sul massivo (e invitante) utilizzo di sigarette, praticamente presenti in ogni scena del film

Costato 49 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo 350

Fu trasmesso in prima visione su Canale 5 il 3 ottobre 1994, facendo registrare un ascolto di 10 599 000 spettatori e un indice del 40,31%, divenendo una delle pellicole più viste in prima TV



Informazioni

 

Diretto da Paul Verhoeven

 

1992

Michael Douglas (Nick Curran)
Sharon Stone (Catherine Tramell)
George Dzundza (Gus Moran)
Jeanne Tripplehorn (Beth Garner)

 

A cura di Andrea Costantini





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