Companion - La recensione

 


Bambole gonfiabili 4.0

 

Josh e Iris sono stati invitati a passare il weekend a casa di amici di Josh ma Iris è titubante in quanto è convinta che il gruppo non riesca ad accettarla come sua fidanzata. Iris non è una ragazza come le altre, è un robot costruito appositamente per soddisfare le esigenze e gli appetiti sessuali degli umani. Solo che Iris, sebbene sia una macchina super evoluta, prova davvero dei sentimenti nei confronti di Josh ma il ragazzo ha in mente per lei ben altri piani.



CinePaura pensa che...


Avete presente le real doll, la versione 4.0 delle bambole gonfiabili accessorie per placare gli appetiti sessuali dei maschietti? Ecco, i giocattoli del sesso non sono mai stati così realistici come quelle mostrate in Companion, sci-fi a tinte splatter del 2025 diretto da Drew Hancock.

Companion ci mostra ciò che potrebbe succedere domani (o forse già oggi) in una specie di futuro prossimo alla Black Mirror dove le macchine guidano da sole fornendo soltanto qualche comando vocale (e qui già ci siamo), i telefoni si piegano come fossero degli opuscoli (e anche qui direi che ci siamo) e si possono acquistare, pardon, noleggiare robot per fare sesso. Gli “scopabot” come vengono definiti nel film (fuckbot in originale), non sono pupazzi gonfiabili o manichini dalle presunte fattezze umane ma sono robot talmente realistici da essere veritieri tanto quanto gli esseri viventi. Anzi, possono essere addirittura migliori grazie a una serie di regolazioni che possono trasformare il sex toy in un compagno di vita perfetto. Possono essere programmati a piacimento, a partire dal colore degli occhi fino al livello di intelligenza. E possono anche arrivare a provare emozioni?

Pare proprio di sì, o almeno è quello che succede a Iris, scopabot appartenente a Josh che però viene noleggiata per uno scopo ben diverso dal divertimento sessuale ovvero commettere l’omicidio di un riccone russo. Tanto se è il robot di Josh a uccidere, Josh non finirà certo in galera perché il piano che ha messo a punto è infallibile. Ma Josh ha sottovalutato Iris e la sua capacità di adattarsi e, anche se non convenzionale per una macchina, sopravvivere.

Trattare le persone come oggetti di divertimento è argomento caldo e delicato, oggetto di tragici momenti di cronaca quotidiana e già affrontato nel cinema in passato in classici poco ricordati come La fabbrica delle mogli del 1975. Il film di Hancock affronta il tema delicato in maniera leggera, stempera l’argomento con humour e splatterate varie e riesce nell’intento di costruire un prodotto di intrattenimento che tuttavia dovrebbe far riflettere sulla condizione, spesso ahinoi riscontrata nella vita reale, delle donne sottomesse all’uomo. Non ci riesce ma forse non era nemmeno quello il suo scopo. In ogni caso ci si diverte e Sophie Tatcher è azzeccata nel ruolo di Iris.




Forse non sapevate che...

                                        

Sophie Thatcher è capace di piangere da un occhio alla volta a comando

È il film d’esordio del regista Drew Hankock

Sophie Thatcher ha ottenuto la notorietà nel ruolo di Natalie, co-protagonista nella serie televisiva Yellowjackets



Informazioni

 

Diretto da Drew Hancock

 

2025

Sophie Thatcher (Iris)
Jack Quaid (Josh)
Lukas Gage (Patrick)
Megan Suri (Kat)

 

A cura di Andrea Costantini



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