Ho camminato con uno zombie - La recensione

 


Morti viventi haitiani per il capolavoro di Tourneur

 

L’infermiera Betsy si trasferisce nell’isola di San Sebastian dopo aver accettato l’incarico da Paul Holland di prendersi cura di sua moglie malata. La gente del posto crede che la donna sia uno zombie ma Paul non vuole accettare questa verità. Betsy tuttavia è convinta che il voodoo possa aiutare la donna così la porta nella foresta al cospetto del dio Damballa.


CinePaura pensa che...

 

Uno dei primissimi al mondo ad affrontare il tema zombie nel cinema è stato Jacques Tourneur, nel lontanissimo 1943. Zombie però inteso come morto vivente della tradizione haitiana e non come cadavere risorto dalla tomba (Romero docet dal 1968 in poi). Detto ciò, concettualmente sempre di cadavere ambulante si tratta. E come nel caso sessantottino del mitico George, sempre di capolavoro si tratta.

La storia prende vita su un’isola caraibica dove un’infermiera viene assunta da un gelido e pessimista imprenditore per prendersi cura della moglie gravemente malata. Che malattia ha la moglie? Il marito crede sia affetta da demenza mentre gli abitanti dell’isola sono convinti che sia uno zombie.

Tourneur, autore di classici del cinema horror come Il bacio della pantera e L’uomo leopardo, con Ho camminato con uno zombie realizza il suo capolavoro del terrore. Gli zombi rappresentati nel film sono ispirati dal folklore haitiano e non con la concezione di essere umano morto e risolto dalla terra affamato di cervelli. Qui si scava nella tradizione, nei rituali folkloristici, nelle danze in onore del dio Damballa.

Il risultato è a dir poco stratosferico. Sebbene abbia sul groppone quasi cento anni, il film di Tourneur ha un fascino e una messa in scena che spazza via migliaia di produzioni future. L’atmosfera è terrificante, gli attori sono perfettamente in parte e ci sono dei momenti che mettono davvero i brividi, come i rituali voodoo e la camminata notturna nella foresta. Un classico del genere e del cinema, che riscontrò un successo di pubblico importante alla sua uscita ma che purtroppo viene troppo poco citato nelle liste dei migliori horror di sempre.




Forse non sapevate che...


Si tratta della seconda (di tre) collaborazione tra il regista Jacques Tourneur e il produttore Val Lewton. Gli altri due lavori sono Il bacio della pantera (1942) e L’uomo leopardo (1943)

Edith Barrett nel ruolo della madre, aveva soltanto tre anni in più di James Ellison, il quale interpreta suo figlio minore Wesley ed era due anni più giovane di Tom Conway, il figlio maggiore Paul

La classica avvertenza presente nei titoli scherza sull’argomento e recita: "I personaggi e gli eventi rappresentati in questo film sono di fantasia. Qualsiasi riferimento a persone reali, vive, morte o possedute, è puramente casuale"




Informazioni

Diretto da Jacques Tourneur

 

1943

Frances Dee (Betsy Connell)
Tom Convay (Paul Holland)
James Ellison (Wesley Rand)
Edith Barrett (Signora Rand)

A cura di Andrea Costantini



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