Halloween Killer (Satan's Little Helper) - La recensione

 


B-movie al profumo di cult

 

Halloween. In una cittadina di provincia il piccolo Douglas si sta preparando alla notte delle streghe giocando al suo videogioco preferito, il violentissimo Satan’s Little Helper. Sta aspettando la sorella con la quale farà dolcetto o scherzetto ma nello stesso tempo si è prefissato l’obbiettivo di trovare il vero Satana, che a detta sua si cela tra la gente del paese. Quando si imbatte in un uomo mascherato, un serial killer spietato, Douglas si convince di averlo trovato.


CinePaura pensa che...


Dopo anni di assenza dal cinema (l’ultimo suo lavoro “di spicco” risale al 1994 con la sceneggiatura de La storia infinita 3), il regista Jeff Lieberman ritorna nel 2004 con un horror dal piacevole sapore di cult movie. Satan’s Little Helper, trasformato per modo di dire in italiano con Halloween Killer, è una rivisitazione in chiave trash e umoristica e perché no, anche cattivella del classico del 1978 Halloween. Anche qui, come nel film di Carpenter, siamo in pieno territorio slasher con un cattivone mascherato da diavolo che durante la notte di Ognissanti si aggira per il paesello uccidendo persone a caso, mescolandosi ai ragazzini che rimediano dolciumi o dispensano scherzetti.

Nelle sue scorribande da assassino violento si imbatte nel piccolo Douglas, un bambino super appassionato di un videogioco idiota, intitolato appunto Satan’s Little Helper, in cui il protagonista, con nonchalance se ne va a zonzo ammazzando vecchietti, bambini e commettendo ogni tipo di scelleratezza. Quando il piccolo, ormai deviato dal videogioco e convintosi che il reale satanasso si nasconda in paese, incontra l’assassino con cui stringe un rapporto di amicizia omicida.

Douglas con la sua tenacia nel voler assistere Satana a tutti i costi in ogni sua demoniaca azione lo rende uno dei mocciosi più ingenui e fastidiosi mai visti in un horror, facendo sperare sin dal primo minuto di film che sia lui la prima vittima del mostro. A fomentare l’irritazione generale, un doppiaggio italiano tremendo.

Nel lavoro di Lieberman a vincere è il look del cattivo di turno, la cui maschera da Satana è genuinamente spaventosa ma non solo, anche la sana propensione al politically uncorrect (oltre al già citato truculento videogame, in una scena viene spappolato un gattino rigorosamente finto per imbrattare il muro di una casa). Simpatico, scorretto ma con tutti i limiti del B-movie. Da segnalare la presenza di una giovane Katherine Winnick e la sempre brava Amanda Plummer.



Forse non sapevate che...          

Si tratta di uno dei primi ruoli per Katheryn Winnick che diventerà celebre nel ruolo di Lagherta nella serie tv Vikings

Ha vinto l’Anello d'oro come miglior lungometraggio al Ravenna Nightmare Film Fest



Informazioni

Diretto da Jeff Lieberman

 

2004

Alexander Brickel (Douglas Whooly)
Katheryn Winnick (Jenna Whooly)
Stephen Graham (Alex Martin)
Amanda Plummer (Merrill Whooly)

A cura di Andrea Costantini



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