Beetlejuice - Spiritello porcello - La recensione

 


Secondo folle e iconico lungometraggio di Tim Burton

 

Adam e Barbara Maitland sono felici. Sposini novelli, si godono la vita nella loro bella casa. Un giorno però hanno un incidente d’auto e muoiono annegati. Per qualche ignota ragione i loro spiriti non vogliono andarsene e rimangono intrappolati nella loro abitazione. Le cose decadono quando arrivano i nuovi inquilini, l’odiosa e viziata famiglia Deetz. I coniugi spiriti cercano allora un modo per terrorizzarli e farli fuggire dalla loro casa per potersi godere l’eternità in santa pace.


CinePaura pensa che...

Uno dei film più folli del grande regista Tim Burton e al tempo stesso amati dal grande pubblico è il suo secondo lungometraggio Beetlejuice, diretto nel 1988. Un film che non necessità di molte spiegazioni e intorno al quale nel corso degli anni si è costruito un alone di cult movie.

Geena Davis e Alec Baldwin sono due innamoratissimi sposini che muoiono in un incidente d’auto. Si ritrovano intrappolati nella loro casa dalla quale non riescono più ad andarsene in una specie di purgatorio popolato da spettri, anomalie temporali e manuali del perfetto defunto. Il loro nuovo obbiettivo di vita, anzi di morte, è quello di terrorizzare i nuovi acquirenti della casa in modo che se ne vadano e possano loro godersi l’eternità in pace nella loro casetta.

Burton con Beetlejuice costruisce un fantahorror grottesco ad alto tasso di innovazione che getta le fondamenta della sua poetica gotica e surreale, introducendo tecniche e stili che poi porterà con sé negli anni a venire nella maggior parte delle sue opere.

Animazione in stop-motion, fantasmi mostruosi, ambientazione tetra in paesini idilliaci con le casette bianche e humour nero a volontà, tutti elementi che ricorreranno nella sua filmografia futura e che lo contraddistingueranno come uno dei registi più amati di Hollywood. Siamo al cospetto di un film veloce, pieno di invenzioni visive, una più spassosa dell’altra, e battute taglienti. Complice della riuscita del film è il cast ispirato e Micheal Keaton in un ruolo iconico, volgare ed esagerato, purtroppo (sebbene il suo personaggio costituisca addirittura il titolo del film) rilegato a un personaggio minore rispetto al resto del cast.



Forse non sapevate che...             

Il film ha vinto l’Oscar per il miglior trucco (andato a Ve Neill)

L'AFI's 100 Years lo ha posizionato all'ottantottesimo posto nell'elenco delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi

Nel 2024 ne è uscito il seguito intitolato Beetlejuice Beetlejuice, sempre diretto da Burton

È stato il decimo film di maggior incasso del 1988 con 84 milioni di dollari nel mondo

Si tratta del film preferito di Michael Keaton con protagonista Michael Keaton



Informazioni

Diretto da Tim Burton

 

1988

Michael Keaton (Beetlejuice)
Alec Baldwin (Adam Maitland)
Geena Davis (Barbara Maitland)
Winona Ryder (Lydia Deetz)
Catherine O'Hara (Delia Deetz)

 

A cura di Andrea Costantini



 

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