Wrong Turn 2 - Senza via di uscita - La recensione

 


Il secondo, uno dei peggiori

Un gruppo di arroganti e aspiranti attori partecipa a un reality show di sopravvivenza in cui viene simulata la vita dopo l’apocalisse. I protagonisti del reality devono sopravvivere nel bosco per cinque giorni, senza cibo né dispositivi elettronici. L’operazione profuma di successo ma la troupe non ha fatto i conti con i cannibali che vivono in quei boschi, che vedono i protagonisti del reality come un lauto banchetto.


CinePaura pensa che...

 

A distanza di qualche anno dal primo capitolo di quella quel negli anni diventerà una vera e propria saga, arriva Wrong Turn 2 direttamente in home video. Il secondo capitolo dei cannibali deformi che vivono sui monti della Virginia questa volta se la prende con un gruppo di attori bellocci alle prese con un reality show ambientato tra le fronde degli alberi. Si tratta di una simulazione dell’apocalisse in cui i concorrenti non hanno a disposizione la tecnologia e devono sopravvivere nei boschi per cinque giorni senza cibo, acqua e aiuti.

Tutta finzione, ovviamente tranne per le creature deformi e incestuose che vivono in quella zona, le quali troveranno nella troupe e negli insopportabili protagonisti pane, anzi carne per i loro denti. Non ci vergogniamo a dire che questo è uno dei capitoli peggiori della saga. Trama inconsistente, buchi non indifferenti nella sceneggiatura (del resto non ci si aspetta un premio Oscar per raccontare una storia del genere) ma qui davvero non si riesce a salvare quasi nulla.

C’è sangue in abbondanza (come in tutti i capitoli della saga), troppo poco sesso e personaggi fastidiosi che non vedi l’ora di vedere soccombere. Si citano grandi horror, come la scena del pranzo con la tizia legata che richiama inevitabilmente Non aprite quella porta ma, citazione a parte, il resto è poco o niente.



Forse non sapevate che...                      

La prima scena che vede protagonista Kimberly Caldwell inizialmente prevedeva Eliza Dushku (protagonista del primo film) in un cameo

Sono stati utilizzati oltre mille litri di sangue finto

È il film d’esordio di Kimberly Caldwell (presentatrice e cantante). Le riprese relative alla sua parte sono durate due giorni



Informazioni

Diretto da Joe Lynch

 

2007

Erica Leerhsen (Nina Papas)
Henry Rollins (Dale Murphy)
Texas Battle (Jake)
Daniella Alonso (Amber)
Steve Braun (Jonesy)

A cura di Andrea Costantini



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