Trauma - La recensione

 


Dario Argento a un passo dal declino

Aura è una ragazza con problemi di anoressia e sta per gettarsi da un ponte ma viene salvata da David, che casualmente passava proprio di lì. Riportata a casa, Aura assiste all’omicidio dei suoi genitori per mano di un assassino che decapita le vittime e, con l’aiuto di David cercherà di scoprire chi è l’assassino.


CinePaura pensa che...

Trauma, Il secondo film girato oltreoceano dal maestro del thriller italiano Dario Argento (dopo Due occhi diabolici co-diretto con George Romero) coincide con la svolta artistica tanto discussa nella carriera del regista romano. Potrebbe essere considerato come l’ultimo suo buon film oppure il primo film dell’era del decadimento, sta a voi decidere in che modo guardarlo. Sta di fatto che da qui in poi, il talento, la classe e lo stile del regista romano sembrano essere sfumati via come il vino versato nell’arrosto.

Trauma racconta la vicenda di una giovane ragazza afflitta dall’anoressia (interpretata da Asia Argento in uno dei primi ruoli di rilievo) che assiste all’omicidio brutale dei suoi genitori. Trova conforto tra le braccia di David, che fa di tutto per aiutarla a risolvere i suoi problemi e la supporta anche nelle indagini per capire chi si cela dietro quell’assassino che tanto ama staccare le teste delle sue vittime. Sicuramente uno dei film meno noti di Argento e non certo uno dei più riusciti, se lo si confronta con il glorioso passato del regista. È un thriller a metà tra l’americano e l’italiano, e ne emergono i limiti di entrambi i paesi.

Si sente il peso della lunghezza (quasi due ore di film sono tante per un giallo di questo genere) ma in generale è apprezzabile la sua attenzione ai due protagonisti, al disturbo di Aura e il colpo di scena finale, abbastanza inaspettato e in grado di giustificare le azioni dell’assassino avvenute durante il film. Apprezzabile anche lo strumento di morte utilizzato dal killer, un cappio elettrico che fa venire la pelle d’oca quando lacera le gole con il suono stridulo. Un Argento minore ma ancora meritevole di attenzione.



Forse non sapevate che...                                    

La colonna sonora è a cura di Pino Donaggio, autore di molte colonne sonore dei film di Brian De Palma

Il personaggio di Aura è ispirato alla sorellastra di Asia, Anna Cerioli (la figlia di Daria Nicolodi avuto con il precedente marito) realmente afflitta dall’anoressia. Anna è morta a soli 22 in un incidente in scooter, poco dopo la fine delle riprese del film. Nel film è la ragazza che balla sul balcone durante i titoli di coda

La receptionist della clinica è interpretata da Fiore Argento, l’altra figlia di Dario

Il vero nome di Asia Argento è Aria Maria Vittoria Rossa Argento



Informazioni

 

Regia di Dario Argento

 

1993

Piper Laurie (Adriana Petrescu)
Asia Argento (Aura Petrescu)
Frederic Forrest (dott. Leopold Judd)
Christopher Rydell (David Parsons)
Laura Johnson (Grace Harrington)

 

A cura di Andrea Costantini



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